lunedì 30 luglio 2012

UN'ESTATE IN CITTA'


Dopo il bellissimo viaggio in Sicilia sono in città , quest'anno fa decisamente molto caldo e specialmente nel pomeriggio è impossibile pensare di fare passeggiate ma io ho trovato una bellissima soluzione:i musei!
A Torino ci sono tante di quelle occasioni che non c'è che l'imbarazzo della scelta. Ecco cosa ho visto negli ultimi giorni.
Alla Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli la mostra "Meraviglie di carta"; si chiamano paperolles e sono quadretti fatti a mano dalle suore dei conventi di clausura. Una cosa straordinaria, se li guardi da vicino sono incredibili! Fatti con minuscoli rotolini di carta arrotolati, compongono disegni complicatissimi a tema religioso e denotano una abilità manuale quasi inverosimile. Fanno quasi tutti parte di una collezione privata di una fotografa americana Nan Golding: certo qualcuno di noi buoni torinesi potremmo chiamarli "ciapapuer" !!!!!Comunque piacevoli a vedersi. Ho visto ancora la collezione Agnelli ma è sempre la solita già vista molte volte.
Seconda visita alla Gam dove è in corso la mostra di un pittore cinese Fang Lijun che appartiene al realismo cinico (non so spiegare cosa sia!) e presenta opere di dimensioni spettacolari  10x7  che occupano intere pareti.  La mostra si intitola "Il precipizio sopra le nuvole"
Sono quadri un pò misteriosi ma affascinanti che raccontano per metafore la storia  socio politica cinese nel corso del  '900 con riferimento in particolare alla rivoluzione culturale fino all'attuale boom economico trattati con umorismo e ironia taglienti e aggressivi.
C'è un quadro che attira l'attenzione appena entrati, è lungo 17 metri!  E'' coloratissimo con milioni di insetti e di uccelli che formano un vortice. Incredibile!  Altri quadri rappresentano deliziosi neonati a cavalcioni di gabbiani o di nuvole.  Il pittore è del 1963 quindi è giovane ma già molto famoso.  Da vedere.
Terza visita Museo Mario Merz dove è in corso una mostra di opere di Marisa Merz. Su questa pittrice scultrice non oso pronunciarmi perchè non la capisco e quindi preferisco astenermi. Lei è la moglie di Mario Merz, l'artista degli Igloo , che mi piace di più,
Quarta visita Il museo del castello di Rivoli dove è in corso una esposizione di grandi sculture di Thomas Schutte intitolata Frauen.E' la prima mostra italiana dello scultore ed è esposta nella spettacolare manica lunga del castello.
Le Frauen sono straordinarie figure di donne i cui corpi vengono sottoposti a deformazioni spaziali e organiche.Sono realizzate in bronzo, in acciaio, in alluminio per studiare differenti effetti di mobilità percettiva.
Le Frauen sono enormi appoggiate su grandissimi tavoli di ferro (io ne ho sfiorato uno con la mano e la signora che controlla mi ha detto di fare attenzione perchè sono delicati! Peseranno tre quintali l'uno, non ho capito il senso!)
Oggi invece vado al Sermig dove sono volontaria e dove la vicinanza di tante giovani vite difficili e precarie in cerca di aiuto mi sprona ad assere attenta agli altri.
Racconterò le prossime visite.

sabato 7 luglio 2012

IL GATTO IN UN APPARTAMENTO VUOTO


Morire - questo a un gatto non si fa.
Perchè che cosa può fare il gatto
in un appartamento vuoto?
Arrampicarsi sulle pareti.
Strofinarsi tra i mobili.
Qui niente sembra cambiato,
Eppure tutto è mutato.
Niente sembra spostato,
eppure tutto è fuori posto.
E la sera la lampada non brilla più.

Si sentono passi sulle scale,
ma non sono quelli.
Anche la mano che mette il pesce nel piattino
non è quella di prima.

Qualcosa qui non comincia
alla sua solita ora.
Qualcosa qui non accade
come dovrebbe.
Qui c'era qualcuno, c'era,
poi d'un tratto è scomparso
e si ostina a non esserci.

In ogni armadio si è guardato.
Sui ripiani si è corso.
Sotto il tappeto si è controllato.
Si è perfino infranto il divieto
di sparpagliare le carte.
Che altro si può fare.
Aspettare e dormire.

Che lui provi solo a tornare,
che si faccia vedere.
Imparerà allora
che con un gatto così non si fa.
Gli si andrà incontro
come se proprio non se ne avesse voglia,
pian pianino,
su zampe molto offese.
E all'inizio niente salti nè squittii.


WISTAWA SZYMBORSKA