domenica 25 marzo 2012

LA GIORNATA DELLA LENTEZZA


Oggi, invitata dalla mia carissima amica, ho partecipato alla giornata mondiale della lentezza.
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La sesta edizione della Giornata, organizzata dall'Associazione Vivere con lentezza è prevista per domani 26 Marzo e si svolge sempre di lunedì, giornata di solito piena di impegni, per indurre la gente a fermarsi un momento e riflettere sul significato della vita, su tutto quello che ci circonda e capire cosa possiamo e dobbiamo fare per ridurre lo stress per noi e per tutti quelli che ci circondano.
Noi l'abbiamo anticipata di un giorno.
E' stata una strana giornata per me, non avevo mai partecipato a simili sedute ma mi è sembrato tutto molto interessante, soprattutto perchè ho conosciuto gente simpatica che ha trasformato la giornata in una esperienza molto piacevole.
Il gruppo si chiama Divenire e si occupa di corsi di yoga, di meditazione,
di training autogeno e oggi ho fatto anch'io, per la prima volta, l'esperienza di queste cose.
La seduta di yoga è stata fatta da un esperto suonatore di uno strano strumento indiano, non ricordo se si chiama tempura, che ci ha fatto sentire l'interno del corpo attraverso i suoni dello strumento e le nostre voci che emettevano a voce alta suoni ritmici respirando in modo regolare.
Poi due ragazzi hanno suonato flauto e fisarmonica ,molto bravi.
Ci sono state delle letture che parlavano della lentezza che ci permette di osservare la natura, le persone che ci circondano e capire le esigenze di tutti.
Il tutto molto rilassante, anche per me che notoriamente sono , come diceva mia madre, Gigin L'afanà , e sono riuscita a stare in silenzio per molto tempo.
Il triste è ritornare alla vita normale, forse non per me che sono una vecchia pensionata, ma penso alle mamme con i bambini piccoli, ai papà che lavorano pensando ogni giorno a cosa succederà, agli ammalati,ai giovani che non trovano lavoro; un giorno di lentezza va bene ma poi?
Via di corsa!
Ma un insegnamento rimarrà: quando ci prenderà l'affanno e le cose riprendono a turbinarci intorno diciamoci: Calma, stai tranquilla, fermati un momento. Il mondo va avanti anche senza il tuo prezioso contributo e normalmente sa sbagliare da solo.

I 14 comandalenti
I nostri primi 14 comandalenti, per trovare la velocità giusta nella vita

1) Svegliarsi 5 minuti prima del solito per farsi la barba, truccarsi o far colazione senza fretta e con un pizzico di allegria.
2) Se siamo in coda nel traffico o alla cassa di un supermercato, evitiamo di arrabbiarci e usiamo questo tempo per programmare mentalmente la serata o per scambiare due chiacchiere con il vicino di carrello.
3) Se entrate in un bar per un caffè:ricordatevi di salutare il barista, gustarvi il caffè e risalutare barista e cassiera al momento dell'uscita(questa regola vale per tutti i negozi, in ufficio e anche in
ascensore)
4) Scrivere sms senza simboli o abbreviazioni, magari iniziando con caro o cara...
5) Quando è possibile, evitiamo di fare due cose contemporaneamente come telefonare e scrivere al computer...se no si rischia di diventare scortesi, imprecisi e approssimativi.
6) Evitiamo di iscrivere noi o i nostri figli ad una scuola o una palestra dall'altra parte della città
7) Non riempire l'agenda della nostra giornata di appuntamenti, anche se piacevoli, impariamo a dire qualche no e ad avere dei momenti di vuoto.
8) Non correte per forza a fare la spesa, senz'altro la vostra dispensa vi consentirà di cucinare una buona cenetta dal primo al dolce.
9) Anche se potrebbe costare un po' di più, ogni tanto concediamoci una visitina al negozio sottocasa, risparmieremo in tempo e saremo meno stressati.
10) Facciamo una camminata, soli o in compagnia, invece di incolonnarci in auto per raggiungere la solita trattoria fuori porta.
11) La sera leggete i giornali e non continuate a fare zapping davanti alla tv.
12) Evitate qualche viaggio nei week-end o durante i lunghi ponti, ma gustatevi la vostra città, qualunque essa sia.
13) Se avete 15 giorni di ferie, dedicatene 10 alle vacanze e utilizzate i rimanenti come decompressione pre o post vacanza.
14)Smettiamo di continuare a ripetere:"non ho tempo". Il continuare a farlo non ci farà certo sembrare più importanti.



... e i 7 comandalenti in cucina



1) Il cibo è la tua prima medicina: insegna Ippocrate... crediamoci!

2) La poesia del cibo inizia quando facciamo la spesa: scegliamo prodotti di stagione e di qualità. Se vogliamo risparmiare diminuiamo la quantità: che è anche un'ottima scelta per controllare colesterolo e peso.

3) E' scientificamente provato che l'acqua non bolle prima se continuiamo a osservarla: quindi senza fretta appassioniamoci alla preparazione della nostra cenetta e apparecchiamo con cura la tavola, un fiore?

4) Utilizziamo tutti i nostri sensi per godere dei singoli ingredienti: la vista, il tatto, l'olfatto, il gusto ... anche l'udito (i rumori della cucina fanno tanto casa e calore!).

5) Gustiamo ogni forchettata e ogni piccolo sorso di quel vino che, anche se da incompetenti, avremo scelto con amore e cura.

6) Evitiamo il "due in uno"! Se mangiamo non telefoniamo, se telefoniamo non mangiamo.

7)Non precipitiamoci ... il cinema, la lavastoviglie, l'ultimo ritocco al computer, ecc. aspettano

sabato 10 marzo 2012

FAI BEI SOGNI



Questo e' il titolo dell'ultimo libro di Massimo Gramellini.
Quando ne ho sentito parlare da lui stesso alla trasmissione Che tempo che fa ne sono stata molto incuriosita e l'ho comprato subito.
Ho finito di leggerlo in due sere; è un libro molto particolare, se vogliamo è la sua autobiografia da quando, a nove anni, ha perso la mamma.
Rimasto solo con il padre con cui non aveva molta confidenza, ha cercato di sapere qualcosa sulla morte così improvvisa della mamma, la notte di capodanno, ma nessuno gli ha mai rivelato nulla.
La sua adolescenza e la sua giovinezza sono state rovinate psicologicamente da questo trauma, addirittura raccontava ai compagni e poi ai colleghi che sua madre lavorava all'estero, in America.
Non ha mai accettato il silenzio, le domande al padre ottenevano solo rivelazioni palesemente non vere.
Solo l'anno scorso, a seguito della pubblicazione del suo precedente libro è successa una cosa quasi miracolosa e certamente scioccante: la verità è venuta a galla dopo quarant'anni!
Forse nessun miglior cieco di chi non vuol vedere e nessun miglior sordo di chi non vuol sentire!

domenica 4 marzo 2012

A SPASSO CON LAPO


Nel pomeriggio, insieme al mio nipotino peloso Lapo sono andata a spasso per il centro di Torino, dove c'erano due importanti manifestazioni che si svolgono una volta al mese.
Sotto i portici di Via Roma e di Piazza Carlo Felice  "Il libro ritrovato" mostra di libri antichi e moderni, vecchie cartoline, manifesti di tutti i tipi, libri d'arte, francobolli, medaglie, quadri antichi e moderni, insomma tutto quello che può far felice una come me che ama i libri, adora frugare tra le bancarelle e guardare con attenzione ogni cosa.

Il povero Lapo non era granchè felice perchè ogni volta che mi fermavo lui si nascondeva sotto le bancarelle!
C'era una folla incredibile , non si riusciva nemmeno ad avvicinarsi ai libri.

Non parliamo poi dell'altra manifestazione che si svolgeva in Piazza Vittorio: la mostra dell'antiquariato sotto i portici,; in mezzo alla piazza c'era anche Cioccola TO' , le bancarelle con tutte le specialità di cioccolato!!
Una folla strabocchevole ha invaso i portici e le bancarelle erano addirittura sommerse!
Come sempre tante cose belle e meno belle da vedere, ma tutte per me interessanti.
Io a volte prendo delle idee che poi mi serviranno per costruire qualcosa e anche stavolta ho visto una cornice di legno molto particolare e ho deciso che la farò costruire dal mio nipotino Andrea, il mio falegname di fiducia!
A lui piace tantissimo lavorare il legno e mi ha già costruito la casetta per gli uccellini e una piccola bellissima lampada!!

Lapo è arrivato a casa stanco morto e si è disteso come un tappetino per terra e si è addormentato.
Poverino, l'ho fatto camminare tantissimo ma anche io ero stanchissima e sono crollata , non sul pavimento, ma sulla poltrona...

sabato 3 marzo 2012

IL BAMBINO INDACO


Tra ieri e oggi ho finito di leggere due libri.
Uno l'ho addirittura comprato nel pomeriggio e l'ho finito questa sera! E' un libro Einaudi intitolato "Il bambino indaco" di Marco Franzosi.

Ne avevo sentito parlare dall'autore in una intervista a Fahrenait e mi aveva colpito il titolo. Cos'è un bambino indaco? Un bambino indaco è un bambino che si presume destinato a ottenere grandi cose nella vita, un essere speciale che irradia intorno a sè una luce misteriosa e che può anche cambiare l'animo delle persone.

Questo è quello che una giovane madre in attesa crede di aspettare; influenzata dalle parole di una santona a cui si rivolge..  Lei è vegetariana prima e poi addirittura vegana, è terrorizzata dall'inquinamento, dai microbi, vive in modo drammatico la gravidanza, ha paura di mangiare , vive di cetrioli, fettine di carota e qualche craker.

Il marito, che ha conosciuto una donna diversa, anche se strana, che si circondava  di candele accese ,beveva  tisane  depurative a tutte le ore, ma che comunque era bella e dolce, comincia a preoccuparsi. ma non sa cosa fare.

Quando nasce un bambino la situazione si aggrava: La donna non lo nutre, il bambino urla tutta la notte ma lei dice che non è per la fame. Continua i suoi esercizi  di meditazione senza preoccuparsene e al marito che tenta di aiutarla oppone un rifiuto totale.

Non può che finire male naturalmente.
Il finale ti lascia triste e perplesso; ma possono succedere cose così? Pare di sì.


(p.s. scritto da Paola: mamma, ho trovato un'altra bella recensione su questo blog...)