sabato 28 gennaio 2012

QUI NON CI SONO BAMBINI


Questo è il titolo della mostra che ho visto stamattina presso il museo diffuso della resistenza , della deportazione, della guerra, dei diritti e della libertà.
Sono presentati i disegni che il piccolo Thomas Geve di 13 anni eseguì dopo due anni di permanenza nei campi di sterminio di Auschwitz e di Buchenwald.
Scampato alla prima selezione appena entrato nel campo perchè dimostrava più dei suoi anni e quindi poteva lavorare, non come gli altri bambini che venivano eliminati subito, visse due anni , dal 43 al 45 , una vita terribile di stenti e di sopraffazione, di umiliazioni e di privazioni di tutto, dal cibo alla dignità umana.
Non so come abbia fatto a resistere a quell'età!
Appena uscì dal campo decise di mettere sulla carta tutto quello che aveva vissuto per poterlo far vedere a suo padre (sua madre morì nello stesso campo): Non aveva mai disegnato prima e sul retro di piccoli foglietti delle SS ,formato cartolina , disegnò 79 piccoli e precisissimi quadretti in cui il campo di Auschwitz è descritto nei minimi particolari.
Gli omini piccoli piccoli in fila per il rancio, per la visita mensile per vedere se si doveva essere eliminati, le brande in cui si dormiva in cinque per letto, le punizioni corporali, il lavoro durissimo,le impiccagioni di chi sgarrava, come un monito per gli altri, insomma un resoconto vivo e palpitante di una esperienza tremenda per tutti ma soprattutto per un ragazzo di 13 anni!
Sono belli i disegni, precisi, con tante descrizioni delle cose che si vedono ; la sua osservazione del campo è fotografica , sono descritte le varie baracche, cosa contenevano, come era organizzata tutta questa incredibile e terribile operazione.
Non aveva mai disegnato prima e non ha mai più disegnato dopo.

venerdì 27 gennaio 2012

27 GENNAIO GIORNO DELLA MEMORIA



Oggi, giorno della memoria, ricorda il giorno in cui furono aperti i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz e si scoprirono gli orrori che erano stati perpetrati in quel campo e in molti altri.
Un'amica mi ha detto oggi: Ma perchè ricordare ancora? dobbiamo dimenticare e non pensarci più:
Non sono assolutamente d'accordo: bisogna che la memoria di quella tragedia quasi inimmaginabile, non tanto distante da noi nel tempo, venga invece rinnovata perchè resti nella nostra mente e nel nostro cuore.
C'è gente che addirittura vuole negare che sia avvenuta, il che mi sembra terribile, dato che ci sono milioni di testimonianze, fotografie, libri e
addirittura sopravvissuti che ci ricordano quei momenti.
Nel 2011 sono stata a Gerusalemme e ho visitato il Museo della Shoah: è stata una esperienza molto forte soprattutto quando abbiamo visitato il museo che ricorda i bambini morti nei campo..
Una grande sala in penombra con un cielo fitto fitto di stelline, ognuna ricorda un bambino, e una voce in sottofondo elenca i loro nomi,la loro età e la nazione di provenienza. centinaia, migliaia.più di un milione e mezzo.
Ti prende un groppo in gola pensando a quell'universale dolore e non trovi mai le parole giuste per descriverlo..

mercoledì 25 gennaio 2012

MOSTRA DI QUADRI




Ieri ero presente all'inaugurazione di una mostra di quadri che si svolgeva in una galleria di Torino in piazza Solferino.
Conoscevo uno dei pittori di persona ma assolutamente non le sue opere.
Erano in cinque artisti, quattro uomini e una donna, presenti con molte opere. Io amo molto la pittura, mi piace frequentare mostre e musei, la Gam è la preferita, ma anche Mertz , la Sandretto, mi piace l'arte contemporanea ma sono assolutamente incapace di esprimere giudizi che abbiano un valore artistico.
Il quadro deve piacermi subito, al primo sguardo, deve parlare al cuore e alla testa, il resto sono parole che non sempre capisco.
Ho letto la presentazione del pittore Italo Gilardi, ho saputo di lui tante notizie, sui suoi inizi, sulla sua carriera veramente grandiosa, sui suoi viaggi importantissimi che hanno influenzato la sua vita e le sue opere, e finalmente ieri le ho viste.
Il primo impatto è andato molto bene, soprattutto mi sono piaciuti i nudi, pieni di sensualità e poi i paesaggi con dei colori straordinari.
I suoi viaggi nel mondo trasportati sulla tela, molto belli.
Questa era una parte minuscola della sua opera ma conto di conoscerlo meglio.
Il confronto con gli altri pittori presenti è senza storia!

sabato 14 gennaio 2012

CHI MI SEGUE



Devo essere un uomo prudente,
un piccolo mi segue.
Non oso andare fuori strada,
per paura che lui faccia la stessa fine.

Non riesco a sfuggire al suo sguardo,
qualunque cosa mi veda fare, lui cerca di rifarla.
Uguale a me sta per diventare,
dice il piccolo che mi segue.

Pensa che io sia buono e giusto,
crede in ogni mia parola.
L'infimo in me non deve vedere,
il piccolo che mi segue.

Devo ricordare mentre attraverso
il sole delle estati e la neve degli inverni
che sto costruendo gli anni a venire
del piccolo che mi segue.

REGGIA DI VENARIA



Ieri sono andata al Castello di Venaria Reale a visitare la mostra LEONARDO - IL GENIO IL MITO.
Abbiamo avuto la fortuna di avere una guida molto in gamba, una ragazza preparatissima e che parlava e ci descriveva le cose con vera passione e competenza.
La mostra è straordinaria; già i locali dove è stata allestita sono grandiosi di per sè ed entrando presentano un colpo d'occhio incredibile.
La messa in scena è del premio Oscar Dante Ferretti e si vede!
La vista dei piccoli quadri del genio, anche l'autoritratto è piccolo, mi ha commosso fino alle lacrime, non so perchè.
Interessante il video di Piero Angela che con l'aiuto dei carabinieri del Ris ha cercato di ricostruire il volto di Leonardo giovane! Doveva essere un uomo bellissimo, anche il Vasari lo diceva: quasi biondo e con gli occhi chiari .
Anche l'arte moderna ha esplorato il mito di Leonardo, e quindi sono rappresentate opere di artisti famosi, a partire dall'Ultima Cena alla Gioconda di Andy Wharol.
E poi sono state ricostruite alcune invenzioni famosissime del genio, dal bozzetto per un enorme cavallo che voleva costruire per Ludovico il Moro a Milano , all'ala che doveva permettere all'uomo di volare.
Una mostra che conclude degnamente a Torino i festeggiamenti per i 150 dell'unità d'Italia.e che terminerà il 29 gennaio (salvo proroghe).

giovedì 12 gennaio 2012

G A M Galleria d'arte moderna




Sono andata a visitare la Mostra di James Brown intitolata Firmament. Una serie di dipinti di misure eccezionali, che rappresentano il cielo, i pianeti, le stelle, in chiave moderna. Mi sono piaciuti moltissimo, guardandoli da vicino rivelano un lavoro incredibile, milioni di piccoli punti uniti da linee in tutte le direzioni e poi cerchi colorati che indicano i pianeti.
Come si può spiegare un'opera d'arte moderna? E' difficile, ma la magia che ha esercitato su di me è stata forte.
Penso che tornerò a rivederla.

IL VECCHIO POZZO

Ieri sera ho finito di leggere un libro che mi ha regalato mia figlia per il compleanno:si intitola

', considerata la maggiore autrice ungherese del XX secolo.
Nata nel 1917 e morta nel 2007 ha scritto numerosi romanzi, drammi, raccolte di poesie.
In Italia i suoi romanzi sono stati tutti pubblicati da Einaudi ed io li ho letti tutti, a partire da La ballata di Iza, libro che ho adorato, poi La porta, Via Katalin,L'altra Eszter.
"Il vecchio pozzo" racconta la sua infanzia a Debrecen , un'infanzia povera di mezzi ma ricchissima di valori trasmessi da due genitori incantevoli;due scrittori mancati ma che non rimpiansero mai di non aver dedicato la vita all'arte ma seppero dare alla figlia un'infanzia magica.
Il racconto dei giochi che il papa e la mamma sapevano organizzare per lei, bimba spesso malaticcia, il teatrino in cui si mettevano in scena opere famose,le passeggiate per la città spiegando ogni cosa che vedevano con parole bellissime, tutto questo viene ricordato dall'autrice a distanza di tanto tempo con una lucidità e un affetto straordinario .
E così ci svela l'origine di un'esistenza artistica fuori del comune.
Veramente qui la famiglia ha lasciato un'impronta così importante, ha accompagnato la crescita della figlia in modo così attento, partecipe, pieno di amore e di comprensione, che non ci si può stupire del risultato.
Veramente può essere d'esempio per tutti i genitori.

venerdì 6 gennaio 2012

VIAGGIO IN TRAM PER LA CITTA'



Nei giorni scorsi ho fatto ,per la prima volta in vita mia, l'abbonamento ai trasporti. Mi sono finalmente decisa un pò perchè ho pensato che era proprio il caso di inquinare meno, di spendere meno e per avere l'opportunità di camminare di più e non essere sempre incollata al sedile della macchina.
Io devo dire, amo molto guidare la mia piccola Panda blu, mi trovo così bene , sono sicura (ho 51 anni di patente!) e andrei con lei in capo al mondo.
Però ho pensato proprio di risparmiare e, se non proprio indispensabile, usare i mezzi pubblici: soprattutto la Metro che è proprio davanti a casa mia e poi tutti gli altri tram.
E qui mi è venuta subito una curiosità: io non so niente delle linee tranviarie di Torino, tranne qualcuna, e quindi ho pensato di usarle per
farmi una idea dei loro percorsi. Oggi ho preso la linea 4 che attraversa tutta la città da est a ovest e che viene chiamata la metropolitana leggera.Il percorso è veramente molto lungo, il tram era strapieno soprattutto di stranieri. Ho sentito parlare tante lingue diverse: alcune cinesine piccole e carine parlavano a grande velocità e ridevano; molti neri, uomini e donne li ho sentito parlare in francese o nella loro lingua, erano sorridenti.
Poi c'erano rumeni , molto eleganti che parlavano nel loro incomprensibile idioma; insomma è stato veramente interessante conoscere un mondo così eterogeneo.
Quanti stranieri fanno ormai parte della nostra città!
Io, per parte mia, conosco equadoriane, marocchine, cubani e con tutti ho un rapporto molto bello di amicizia.
Il mondo è così vario e interessante! Ma guarda un pò cosa ho scoperto andando sul tram!
Mi ripropongo di ripetere l'esperienza

PERCHE' TANTA POVERTA'


r
Due uomini stavano parlando di fronte alla scalinata della chiesa dove poco prima avevano ascoltato la predica.
Uno dei due disse "Sai, a volte mi viene da chiedere a Dio come mai permetta l'esistenza di così tanta povertà, rabbia e ingiustizia.Sicuramente potrebbe fare qualcosa al riguardo" .
il secondo "Scusa, ma allora perchè non glielo chiedi?".
E il primo rispose "Perchè ho paura che Lui possa rivolgermi la stessa
domanda".

Noi siamo veramente molto inclini a incolpare i potenti, il governo, il genere umano, l'insensibilità di tutti, persino Dio, per la miseria che ci circonda
Guardiamo la pagliuzza e non vediamo la trave!!