sabato 22 dicembre 2012

PER QUEST'ANNO ABBIAMO EVITATO LA FINE DEL MONDO! CHE SFIGA I MAYA!

AUGURI DUNQUE DI BUON 2013 A TUTTE LE AMICHE E GLI AMICI.

P I A

mercoledì 19 dicembre 2012

S A G G E Z Z A




INSEGNARE AD UN BAMBINO

A NON CALPESTARE UN BRUCO

E' IMPORTANTE PER IL BAMBINO

....COME PER IL BRUCO

lunedì 17 dicembre 2012

A T T E N Z I O N E

Oggi il mio cellulare mi ha inviato un messaggio in cui mi dice che il mio credito è finito.
Stupore, ho caricato con 20 euro circa dieci giorni fa e di solito la mia tariffa mensile è di 10 euro.
Mi sono recata dal gestore Wind chiedendo spiegazioni e altre persone presenti hanno detto di aver avuto lo stesso problema: sapete quale è la spiegazione?  Quando facciamo le nostre offerte tramite sms ad esempio a Telethon, oppure alla ricerca sul cancro o altro si è scoperto che degli hachers si inseriscono e rubano tutta la carica rimanente.
Sono rimasta sbalordita, e ho pensato, ma quanti lo sapranno e anche le associazioni interessate si sono rese conto della situazione?  Mi sa che anche fare beneficenza è un problema, ci penserò bene la prossima volta. Fate attenzione! 

martedì 4 dicembre 2012

MOSTRA DI EDGAR DEGAS ALLA PROMOTRICE


Sono andata a visitare la mostra del pittore Edgar Degas che è a Torino presso la Promotrice delle  Belle arti al Valentino.
Abbiamo avuto una guida molto brava, una signorina che ci ha fatto veramente entrare nei quadri, spiegandoci il momento in cui fu dipinto, il senso , il colore, la tecnica usata.
Degas è conosciuto come il pittore delle ballerine, ma ha dipinto anche altri meravigliosi quadri con soggetti diversi, tra cui splendido quello intitolato "La famiglia Bellelli" Oggi il quadro si trova al Louvre ed è una delle glorie del museo.
Ritrae una zia con il marito e due bimbe che Degas conobbe durante un viaggio a Napoli nel 1856.
Poi ci sono ritratti di donne riprese in momenti e pose familiari, come la stiratrice, donne che fanno il broncio, che si lavano nelle tinozze,  che si asciugano,si massaggiano,si pettinano o si fanno pettinare.
Non sembra che queste persone stiano posando nello studio di un pittore: sono state colte di sorpresa nelle loro case e Degas si sforza di suggerire l'atmosfera delle cose che le circondano.
Egli non fece mai un ritratto su commissione; il primo requisito per la sua arte era la simpatia tra l'artista e il suo modello.
Quando incominciò a frequentare i teatri  amò subito dipingere le piccole ballerine nei momenti più strani, quando si stiracchiano, sbadigliano , si grattano la schiena, quando sono stanche e si abbandonano su una sedia .
Lo sforzo e la noia divennero i suoi temi preferiti.
Lo divertiva l'ironia dei costumi evanescenti e leggeri che coprivano le forme scarne e muscolose dei "rats" di  Parigi, quelle ragazzine denutrite che le famiglie costringevano a orari inumani per pochi soldi al giorno.
Esposta c'è anche una famosissima statua di una ballerina quattordicenne con il tutù in vero tulle che fece a suo tempo grande scalpore. Degas costruiva le sue statuine in cera, nel suo studio ne lasciò decine; soltanto dopo anni dalla sua morte si tentò di trasformarle in bronzo e molte andarono distrutte. Sono rimaste quelle dell'ambiente dei cavalli e delle donne in pose strane che ancora oggi  hanno un grande fascino e che l'artista continuò a fare in cera anche quando divenne completamente cieco.
Divenne estremamente scorbutico e pensava di non aver fatto nulla di bello nella sua vita!
Morì nel 1917, durante la guerra: disse ad un amico che non voleva alcuna orazione funebre. "Se ce ne deve essere una, Lei si alzi e dica "Amò appassionatamente il disegno e anch'io lo amo" E poi vada a casa".

lunedì 26 novembre 2012

VISITA ALLE EDIZIONI TALLONE



Sabato mattina ci siamo trovate davanti al Teatro Regio per la gita organizzata Made in Torino. Tour the Excellent.
Questa volta eravamo dirette ad Alpignano a visitare la Casa Editrice TALLONE . Ne avevo  sentito parlare molte volte ma non conoscevo veramente la storia affascinante di questa meravigliosa realtà piemontese che ci invidiano in tutta Europa. 
Fondata nel 1938 a Parigi da Alberto Tallone e poi trasferitosi prima a Milano e poi ad Alpignano, paese natale del fondatore, la casa editrice possiede un atelier tipografico tra i più antichi e prestigiosi d'Europa, dove vengono composte a mano con tipi mobili originali opere fondamentali della letteratura mondiale, dai filosofi greci ai contemporanei.
Le opere sono stampate su una carta splendida, fatta arrivare dall'oriente, fatta di fibre di solo cotone che assicurano la durata del libro per i secoli!
I libri sono appunto stampati e cuciti assolutamente a mano , cosa che richiede a volte anni di lavoro e si vede! Le tirature sono limitate. 
Le edizioni Tallone sono conosciute in tutto il mondo e molti autori famosi tra cui Pablo Neruda, hanno voluto stampare qui i propri libri.
Ma il bello è che questa realtà così fantastica si regge sul lavoro di una famiglia : i Tallone , solo loro, marito, moglie e tre giovani figli , due femmine e un maschio che con vera passione portano avanti questa che è l'unica casa editrice in Europa che stampa ancora con questi metodi manuali.
Il tutto in una villa immersa in un parco verde dove sono esposti due vecchi treni bellissimi, che erano la passione del titolare

domenica 25 novembre 2012

BEATITUDINI PER IL TEMPO DI DISOCCUPAZIONE

BEATI coloro che si impoveriscono per investire e creare occupazioni,
PERCHE' ACCUMULANO RICCHEZZE PER IL REGNO ETERNO:

BEATI  coloro che rinunciano ad accumulare occupazioni che non sono loro necessarie per vivere,
PERCHE' HANNO UN POSTO ASSICURATO NEL REGNO

BEATI i funzionari pubblici che lavorano come se si occupassero dei propri affari, che facilitano le procedure e studiano seriamente i problemi
IL LORO LAVORO SARA' CONSIDERATO COME SACRO:

BEATI i lavoratori indipendenti che non si oppongono alle giuste riforme della loro professione,
PERCHE' E' MEGLIO FARE LA VOLONTA' DI DIO CHE PIACERE AI COLLEGHI

BEATI gli operai e gli impiegati che preferiscono la creazione di posti di lavoro per tutti anzichè accumulare ore supplementari e premi per sè stessi
PERCHE' ESSI SANNO DOV'E' IL LORO VERO TESORO

BEATI i banchieri, i mediatori, i commercianti che non approfittano della situazione per aumentare i loro guadagni, fosse pure in modo legale.
PERCHE' RENDONO UN GRANDE SERVIZIO ALLA PACE:

BEATI gli uomini politici e sindacali che si dedicano a trovare soluzioni realistiche alla disoccupazione, al di là delle strategie e degli interessi particolari
PERCHE' ESSI ACCELERANO L'AVVENTO DEL REGNO.

BEATI saremo noi tutti quando smetteremo di dire: " Se non traggo profitto dalla situazione, lo farà un altro": Quando cesseremo di pensare: " Che male c'è a frodare, dal momento che lo fanno tutti?": Quando rinunceremo a pensare: " Se non si viola la legge, tutto è permesso":
PERCHE' ALLORA LA VITA IN SOCIETA' SARA' UN'ANTICIPAZIONE DELLA FELICITA' DEL REGNO:


Mons. TORRIJA
Vescovo di Ciudad-Real, Spagna.


martedì 23 ottobre 2012

I DIRITTI DEI NONNI E DELLE NONNE


IL DIRITTO ALLA DISOBBEDIENZA

I nonni e le nonne sono pazienti, saggi, amorevoli e disponibili, ma non per questo devono sempre dire di sì ai figli e ai nipoti.
I nonni e le nonne amano tantissimo i figli e i nipoti, ma non possono sempre cucinare per loro, fare da baby sitter, correre per ogni commissione. I nonni e le nonne sono stanchi e hanno il sacrosanto diritto a dire di no!

 IL DIRITTO AL FUTURO

Non sono solo le persone giovani a realizzarsi con sogni e progetti per il futuro.
Anche i nonni e le nonne hanno il diritto a cambiare la propria vita, a programmarsi un futuro su misura, ad immaginare nuovi domani per la loro esistenza.
La vita è in perpetuo movimento e anche i nonni e le nonne hanno il diritto di attivarsi come meglio credono per realizzare tutti i loro progetti.

IL DIRITTO ALLE RUGHE

Le rughe non sono difetti da nascondere o da curare. E lo stesso vale per la pancia, per le mani che testimoniano il lavoro di una vita, e per tutte quelle caratteristiche che il mondo condanna con il termine "difetto estetico".
I nonni e le nonne non sono giovani, ma hanno tutto il diritto di essere orgogliosi del loro corpo che ha fatto tanta strada insieme a loro.

IL DIRITTO AD INNAMORARSI

Questo fondamentale diritto non ha alcun confine nè alcun limite di età. Certo che i nonni e le nonne si possono innamorare, e hanno tutto il diritto di farlo senza rendere conto ai figli e ai nipoti del loro magico sentimento.
Un nonno o una nonna innamorati sono una rara e preziosa meraviglia. Chi ha la fortuna di incontrarli conserva quell'immagine per tutta la vita.

IL DIRITTO AI COLORI

Forse un tempo i nonni e le nonne vestivano solo di nero. Oggi fortunatamente le cose sono cambiate e anche loro hanno pieno diritto a tutti i fantastici colori dell'arcobaleno.
Non solo quindi vestiti colorati che regalano energia e allegria, ma anche pensieri, sogni, atteggiamenti, letture, incontri, parole di ogni colore possibile e immaginabile.

domenica 21 ottobre 2012

PENSIERO DI UN GRANDE


"Non pretendiamo che le cose cambino se continuiamo a farle nello stesso modo. La crisi è la miglior cosa che possa accadere a persone e interi paesi perchè è proprio la crisi a portare il progresso.
La creatività nasce dall'ansia, come il giorno nasce dalla notte oscura. E' nella crisi che nascono l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie.
Chi supera la crisi supera sè stesso senza essere superato.
La vera crisi è la crisi dell'incompetenza. Lo sbaglio delle persone e dei paesi è la pigrizia nel trovare soluzioni.
Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è routine, una lenta agonia.
Senza crisi non ci sono meriti.  E' nella crisi che il meglio di ognuno di noi affiora perchè senza crisi qualsiasi vento è una carezza.
Parlare di crisi è creare movimento; adagiarsi su di essa vuol dire esaltare il conformismo.
Invece  di questo lavoriamo duro! L'unica crisi minacciosa è la tragedia di non voler lottare per superarla:"

ALBERT EINSTEIN

sabato 20 ottobre 2012

VOCE DEL VERBO MODA

In questi giorni, dal 15 al 21 ottobre Torino è tornata ad essere una capitale della moda. Organizzata dal Circolo dei Lettori questa settimana è stata veramente un susseguirsi di splendide occasioni per ascoltare gli esperti della moda , gli imprenditori, i famosi fotografi, i titolari di Maison famosissime, incontrandoli non solo al Circolo ma anche nei famosi negozi del centro di Torino che per l'occasione hanno dato il meglio di sè per farsi conoscere e apprezzare ancora di più.
Non si poteva vedere e assistere a tutto, perchè in certi pomeriggi al Circolo, nelle varie sale c'erano tre o quattro incontri!
Io sono riuscita a battere il mio record di presenze giovedì 18 ottobre: alle ore 18 " Generazioni di eleganza " presso il negozio HERMES di Via Roma. Certo non è propriamente il negozio che frequento anzi dirò che non ci ero mai entrata e la mia curiosità era grande.
Alle 18 il negozio era strapieno come forse mai, al piano superiore la scrittrice Elena Lowenthal ha presentato lo scrittore Federico ROCCA che ha scritto una biografia accuratissima della Maison Hermes, fondata a Parigi nel 1837 da Thierry Hermès come manifattura di finimenti per i cavalli  e che da allora ,sempre sotto la guida della stessa famiglia , è diventata il simbolo di bellezza ed eleganza senza eguali nel mondo della moda.  Un'impresa familiare in un mondo dominato dall'alta finanza. Una realtà unica tra le griffe più celebri e che nonostante la crisi pare vada molto bene!
Poi alcune gentilisssime signorine ci hanno insegnato i cento modi per annodare il famosissimo foulard , anzi si dice il carrè, Ad ognuna di noi hanno insegnato tanti modi ingegnosi e una volta indossato ci hanno immortalato con una foto ricordo!!
Poi alle ore 19,3o aperitivo d'autore con LAVINIA BIAGIOTTI Alessandra Comazzi giornalista della Stampa e Federica Gentile, conduttrice di Brave ragazze su Radio due.
Lavinia ha scritto un libro, "Pronto e indossato, ricette per tutte le occasioni" e ce ne ha parlato con grande simpatia; é una bellissima donna che sotto la guida di una madre come Laura Biagiotti ha imparato davvero tantissimo sulla moda, ha sempre lavorato fin da giovanissima e ha saputo farci ridere e sorridere delle nostre piccole nevrosi quotidiane tipo "Cosa mi metto?"  "Non ho niente da mettere!"  !!!
Poi dulcis in fundo alle ore 21 "COVERI STORY" con il nipote di Enrico ,Francesco Martini Coveri che ci ha raccontato la storia della casa di moda prima e dopo la scomparsa del fondatore e titolare.
I colori bellissimi ,fantasie esuberanti, paillettes, gusto per l'eccentrico e il divertimento, queste sono ancora adesso le linee guida della moda firmata Coveri.
Mi ha colpito quello che il nipote ha raccontato di sè: vissuto all'ombra del grande zio, appena diciannovenne venne catapultato sul palcoscenico  della moda e lui era un ragazzo prima con i capelli lunghi poi colorati di tanti colori, insomma un punk a tutti gli effetti e il primo impatto è stato scioccante per tutti. Ma il talento esisteva evidentemente ed ora dopo tanti anni si è presentato come un  quarantenne  distinto (tranne una camicia coloratissima stile Coveri!)
Sabato pomeriggio incontro con uno dei più grandi fotografi di moda, da trent'anni racconta con le sue istantanee, l'evoluzione del costume.
E' Giovanni GASTEL,   lavora per le più grandi firme della moda e per le maggiori riviste; un bellissimo uomo , con un grande charme che ci ha raccontato con semplicità la sua carriera:  fa sì un lavoro che adora ma è impegnato tantissimo ,tutti i giorni dell'anno: e i figli e la famiglia aspettano!
Questa mattina , domenica 21 ultimo incontro,   "Scarpe: croce o delizia?"  con l'imprenditrice ROBERTA ROSSI che si è presentata con una scarpa nera con vertiginoso tacco di 14 centimetri!
Stava benissimo peraltro. L'incontro è avvenuto alla SANDRETTO RE REBAUDENGO e anche la Signora Sandretto sfoggiava una scarpa nera semplicissima con tacco altissimo.
La storia della scarpa in Italia è una storia importantissima, tutte le scarpe degli stilisti più famosi del mondo sono fatte in Italia dove ci sono gli artigiani più bravi.
Finisce oggi "Voce del verbo moda" interessante e piacevole; Da ripetere senz'altro.

sabato 15 settembre 2012

PREGHIERA

"La terra appartiene a me, il Signore" (Levitico)

La terra è mia. Non distruggerla, perchè l'ho fatta bene e con amore.
Non tenerla per te come se fosse una bambola o una palla
perchè l'ho fatta perchè tutti possano giocare con essa.
Non sporcarla con i tuoi meschini interessi,
perchè i suoi fiumi danno da bere a tutti
e i suoi campi danno da mangiare a migliaia di milioni.
Non pensare che sia come un puzzle
e che tu possa far quel che vuoi delle diverse sue parti.
Non depredarla perchè ci sono tanti altri che ho posto, perchè abbiano cura di essa.
La terra è mia e te l'ho messa a disposizione perchè tu ci viva
e ci vivano i tuoi figli e le tue figlie e i figli e le figlie dei figli e delle figlie che ti ho dato,
perchè tu la condivida con i tuoi fratelli e le tue sorelle,
con coloro che sono tristi, in solitudine, che non possono o non posseggono...
perchè tu ne goda e lasci che tutti ne godano.


In questo giorno 15 settembre 2o12 si è svolta la giornata del creato, indetta da tutte le Chiese Cristiane d'Europa. Ho partecipato a tre serate svoltesi in luoghi diversi e intitolate "A che punto è la notte?" che hanno preso spunto dalle parole profetiche di Ernesto Balducci e Padre Davide Maria Turoldo sulla speranza e la responsabilità per un altro mondo possibile.
Di Ernesto Balducci conoscevo poco ,  di Padre Davide invece conosco bene molte sue poesie, ho letto i suoi libri e quest'anno durante un periodo di vacanza trascorso tra Lecco e Bergamo sono andata a trovare le sue tracce nella piccola frazione di Fontanella dove c'è il convento che lo ha ospitato per molti anni e dove è morto e riposa nel minuscolo cimitero nella terra sotto una croce di legno.

  Essere nuovi come la luce a ogni alba
  come il volo degli uccelli e le gocce di rugiada:
  come il volto dell'uomo,
  come gli occhi dei fanciulli

  come l'acqua delle fonti:
  vedere la creazione
             emergere dalla notte.

E' stato un uomo, un predicatore scomodo per molti nella chiesa ufficiale, che ha pagato addirittura con l'esilio certe sue posizioni, come molti altri d'altronde, da Don Milani, Don Zeno, Don Mazzolari, che venivano chiamati preti comunisti, perchè chiedevano a voce alta, dal pulpito, giustizia per i poveri, eguaglianza tra gli uomini, pace nella chiesa.
Ancora oggi nel mondo questi nuovi profeti vengono perseguitati e uccisi per queste loro parole.
Stasera nell'incontro presso il gruppo Abele era presente una nipote di Padre Turoldo che ci  ha raccontato i suoi ricordi dello zio, cresciuto in una famiglia poverissima, che ha coinvolto con le sue parole profetiche tantissime persone che ancora oggi , dopo vent'anni ,in tante parti d'Italia, lo ricordano con affetto e nostalgia.



venerdì 7 settembre 2012

SIAM TORNATI !

Dopo un estate veramente caldissima siamo tornati all'ovile; direi quasi con piacere per me.
Ritrovare la calma della casa, i soliti gesti , le abitudini ormai consolidate a volte è proprio piacevole.
Ho ripreso l'attività di volontariato al Sermig, ritrovando le mie giovani amiche di tutti i colori a cui sono molto affezionata, Ci siamo ritrovate con il gruppo della Biblioteca raccontandoci le peripezie della nostra estate 2o12 e abbiamo tracciato le linee guida per il nuovo anno . Riapriamo il 10 settembre, cambieremo il nome della biblioteca che si chiamerà "Biblioteca dei portici" perchè è situata sotto i portici di Piazza del Monastero.
Il gruppo che fa andare avanti le cose è un bel gruppo affiatatissimo da molti anni, naturalmente siamo tutte donne e per questo volevamo addirittura .chiamarla "Biblioteca delle ragazze".!!
Abbiamo programmato il nostro Mercatino di Natale che come al solito venderà tutte cose fatte da noi tipo marmellate, ricami, biscotti, segnalibri, dipinti e quindi le amiche sono già al lavoro!
Quest'anno dovrebbe svolgersi sabato 15 dicembre al pomeriggio e domenica 16 tutto il giorno.
Insomma siamo già in piena attività.

venerdì 3 agosto 2012

LA PAGELLA DI GESU'

Gesù rientra a casa con la pagella: Non è un granchè. Sua madre medita queste cose nel suo cuore , ma resta la cosa più difficile  :farla vedere a Giuseppe!

Matematica: non sa fare quasi niente, a parte moltiplicare pane e pesci.  Senso dell'addizione totalmente mancante: afferma che lui e il Padre fanno uno.

Scrittura: non porta mai il quaderno e la penna ed è costretto a scrivere sulla sabbia.

Geografia: Manca totalmente di senso d'orientamento: afferma che c'è una sola strada che conduce al Padre.

Chimica: Non fa gli esercizi richiesti. Quando l'insegnante è girato trasforma l'acqua in vino per far ridere i compagni

Educazione fisica: Invece di imparare a nuotare, come fanno tutti, lui cammina sulle acque.

Espressione orale: Grossa difficoltà a parlare con chiarezza. Si esprime in parabole.

Ordine: ha perso tutte le sue cose e afferma pure, senza vergognarsi, che ha una pietra per cuscino.

Condotta: Forte tendenza a frequentare forestieri, poveri, galeotti e anche prostitute.

Giuseppe riflette, decide che così non si può andare avanti e che dovrà prendere severi provvedimenti. Chiamato il figlio gli dice: "Bene Gesù, con le cose a questo punto, rischi di mettere una bella croce sulle tue vacanze di Pasqua".

Sorridiamo un pò!!!

lunedì 30 luglio 2012

UN'ESTATE IN CITTA'


Dopo il bellissimo viaggio in Sicilia sono in città , quest'anno fa decisamente molto caldo e specialmente nel pomeriggio è impossibile pensare di fare passeggiate ma io ho trovato una bellissima soluzione:i musei!
A Torino ci sono tante di quelle occasioni che non c'è che l'imbarazzo della scelta. Ecco cosa ho visto negli ultimi giorni.
Alla Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli la mostra "Meraviglie di carta"; si chiamano paperolles e sono quadretti fatti a mano dalle suore dei conventi di clausura. Una cosa straordinaria, se li guardi da vicino sono incredibili! Fatti con minuscoli rotolini di carta arrotolati, compongono disegni complicatissimi a tema religioso e denotano una abilità manuale quasi inverosimile. Fanno quasi tutti parte di una collezione privata di una fotografa americana Nan Golding: certo qualcuno di noi buoni torinesi potremmo chiamarli "ciapapuer" !!!!!Comunque piacevoli a vedersi. Ho visto ancora la collezione Agnelli ma è sempre la solita già vista molte volte.
Seconda visita alla Gam dove è in corso la mostra di un pittore cinese Fang Lijun che appartiene al realismo cinico (non so spiegare cosa sia!) e presenta opere di dimensioni spettacolari  10x7  che occupano intere pareti.  La mostra si intitola "Il precipizio sopra le nuvole"
Sono quadri un pò misteriosi ma affascinanti che raccontano per metafore la storia  socio politica cinese nel corso del  '900 con riferimento in particolare alla rivoluzione culturale fino all'attuale boom economico trattati con umorismo e ironia taglienti e aggressivi.
C'è un quadro che attira l'attenzione appena entrati, è lungo 17 metri!  E'' coloratissimo con milioni di insetti e di uccelli che formano un vortice. Incredibile!  Altri quadri rappresentano deliziosi neonati a cavalcioni di gabbiani o di nuvole.  Il pittore è del 1963 quindi è giovane ma già molto famoso.  Da vedere.
Terza visita Museo Mario Merz dove è in corso una mostra di opere di Marisa Merz. Su questa pittrice scultrice non oso pronunciarmi perchè non la capisco e quindi preferisco astenermi. Lei è la moglie di Mario Merz, l'artista degli Igloo , che mi piace di più,
Quarta visita Il museo del castello di Rivoli dove è in corso una esposizione di grandi sculture di Thomas Schutte intitolata Frauen.E' la prima mostra italiana dello scultore ed è esposta nella spettacolare manica lunga del castello.
Le Frauen sono straordinarie figure di donne i cui corpi vengono sottoposti a deformazioni spaziali e organiche.Sono realizzate in bronzo, in acciaio, in alluminio per studiare differenti effetti di mobilità percettiva.
Le Frauen sono enormi appoggiate su grandissimi tavoli di ferro (io ne ho sfiorato uno con la mano e la signora che controlla mi ha detto di fare attenzione perchè sono delicati! Peseranno tre quintali l'uno, non ho capito il senso!)
Oggi invece vado al Sermig dove sono volontaria e dove la vicinanza di tante giovani vite difficili e precarie in cerca di aiuto mi sprona ad assere attenta agli altri.
Racconterò le prossime visite.

sabato 7 luglio 2012

IL GATTO IN UN APPARTAMENTO VUOTO


Morire - questo a un gatto non si fa.
Perchè che cosa può fare il gatto
in un appartamento vuoto?
Arrampicarsi sulle pareti.
Strofinarsi tra i mobili.
Qui niente sembra cambiato,
Eppure tutto è mutato.
Niente sembra spostato,
eppure tutto è fuori posto.
E la sera la lampada non brilla più.

Si sentono passi sulle scale,
ma non sono quelli.
Anche la mano che mette il pesce nel piattino
non è quella di prima.

Qualcosa qui non comincia
alla sua solita ora.
Qualcosa qui non accade
come dovrebbe.
Qui c'era qualcuno, c'era,
poi d'un tratto è scomparso
e si ostina a non esserci.

In ogni armadio si è guardato.
Sui ripiani si è corso.
Sotto il tappeto si è controllato.
Si è perfino infranto il divieto
di sparpagliare le carte.
Che altro si può fare.
Aspettare e dormire.

Che lui provi solo a tornare,
che si faccia vedere.
Imparerà allora
che con un gatto così non si fa.
Gli si andrà incontro
come se proprio non se ne avesse voglia,
pian pianino,
su zampe molto offese.
E all'inizio niente salti nè squittii.


WISTAWA SZYMBORSKA

lunedì 25 giugno 2012

M........A in Sicilia FUI !!!!

Sono appena tornata da una vacanza in Sicilia di dieci giorni.
Con la mia carissima amica Elisa abbiamo fatto un viaggio fai da te.....
e ce la siamo cavata alla grande, facendo praticamente il giro dell'isola da Palermo a Catania , ad Agrigento, a Trapani, usando i mezzi pubblici , pulman, bus turistici, battello, nave e seggiovie!
Tutto ci è piaciuto soprattutto la gente siciliana, gentile, disponibile, spiritosa: l'autista del pulmann che ferma apposta per noi fuori fermata, la gentilezza dei camerieri, del capitano del battello, della proprietaria del bed end brekfast che ci scorrazza in giro per la città e dintorni.
Alcuni con particolari idee sulla mafia che viene definita una leggenda metropolitana! Smentita da altri che riconoscono che i siciliani forse stanno bene così e non amano cambiare ma che la mafia esiste eccome!
Un ragazzo che studia a Torino all'Università ci dice che ama molto il suo paese ma che vorrebbe andare al nord perchè ha visto che la vita sù è più ordinata e vivibile .
Grandi paesaggi, chiese meravigliose, fra tutte il Duomo di Monreale, spiagge con un mare limpido e trasparente, vestigia di grandi civiltà come La Valle dei Templi ad Agrigento , la stupefacente scala dei Turchi tra Agrigento e Real Monte, una roccia bianca come la neve , abbagliante che si affaccia su un mare incantato, tutto ci ricorda che la Sicilia è una terra antica che è subito l'influsso di tante civiltà, bizantina, araba ,normanna,aragonese, spagnola,, asburgica, borbonica .
Abbiamo visitato la casa natale di Pirandello, che lui ha sempre amato e a cui ha voluto ritornare.
Siamo andate sull'Etna e alle gole dell'Alcantara, posti fantastici;
Siamo saliti in funivia ad Erice, splendido paesino dalle tante chiese, chiamato la montagna del Signore con un castello in posizione panoramica.
Abbiamo visitato, nella valle dei templi il giardino della Kolymbetra , preso in carico dal FAI e rimesso a nuovo dopo decenni di abbandono.
E' diventato un paradiso terrestre con alberi di limoni, aranci, melograni, fichi d'India , circondato da rocce rosse , indimenticabile.
L'ultima tappa è stata l'isola di Favignana, con le sue casette bianche e le sue calette con un mare di un colore azzurrissimo.
Insomma la Sicilia ci è rimasta nel cuore e poichè ci hanno detto che non abbiamo visto Ragusa, Siracusa, Noto, penso che dovremo tornarci.
Chissa!!

domenica 10 giugno 2012

TANTE AMICHE DI TUTTI I COLORI

L'altra sera abbiamo festeggiato al Sermig la fine di un anno trascorso insieme. Io sono volontaria al Sermig(Servizio Missionario Giovani) da molto tempo e quest'anno sono stata assegnata ad una comunità di ragazze africane, rumene, sud americane, che sono venute in Italia con viaggi terrificanti, con alle spalle una vita di guerre e soprusi.
Sono tutte bellissime e simpatiche,giovani, piene di voglia di fare qualcosa per il loro futuro, con tante difficoltà di fronte a sè che affrontano con coraggio.
Abbiamo festeggiato con loro , ci hanno cantato le loro canzoni, hanno recitato le loro preghiere e hanno giocato come dovrebbero fare tutti i giovani, di tutti i paesi del mondo.
Voglio loro molto bene e quando le vedo andare via prego e auguro a loro di incontrare gente buona e coraggiosa che le accompagni per mano con amicizia e amore..

martedì 29 maggio 2012

SETTIMANA INTERESSANTE




Alcuni piacevoli avvenimenti di questi ultimi giorni: ho visitato nel centro di Torino, in Via Carlo Alberto una stupenda mostra vendita di fiori.
Era veramente una gioia per gli occhi, centinaia di espositori da tutta Italia che hanno portato la loro produzione di fiori: rose di ogni colore, orchidee meravigliose,Bouganville ad alberello spettacolari, e poi le erbe aromatiche, nuova passione per i balconi e i terrazzi della città: salvia, osmarino, timo, maggiorana, insalata, pomodori, peperoni.
In piazza Valdo Fusi ti davano una grande cassetta di legno già piena di terra in cui sceglievi tu cosa piantare. Che piacere vedere giovani papà che si portavano a casa cassette piene di verde spiegando al bimbo di cosa si trattava invitandolo ad occuparsene una volta a casa!
C'era una folla strabocchevole e sorridente che se ne andava sotto il peso di vasi , vasetti e vasoni.

Ho seguito un corso di scrittura creativa quest'anno e oggi è venuta a trovarci la scrittrice Elena Varvello, una giovane signora molto simpatica che ha già pubblicato due libri e che insegna alla Scuola Holden di Torino, fondata da Alessandro Baricco.
Ci ha parlato del suo modo di scrivere, delle difficoltà che ha incontrato
e ci ha dato molti saggi consigli su come provare a scrivere qualcosa di nostro. Ma come è difficile!

Conferenza al Circolo dei lettori: tema "Vivere a rate"
C'era l'autore del libro Marco Bobbio e un documentario : "Vite da recupero" di Enrico Verra.
Ci vengono raccontate le storie drammatiche di persone che si sono indebitate , per mille motivi: per comprare a rate una nuova automobile, per far fronte a spese mediche, a un funerale, a un divorzio o per comprare una nuova casa che poi non si riesce a pagare.
Si fanno debiti perchè non si riesce a sopravvivere, a stare dietro al pagamento dell'affitto, delle bollette, delle spese per mangiare, delle tasse e delle imposte.
Ecco che mentre ti trovi in grave difficoltà e la banca tentenna nel darti un prestito arriva la società finanziaria che con allettanti promesse
ti invita a chiedere un prestito che viene poi pagato ad interessi altissimi, a cedere un quinto dello stipendio e da qui in avanti il debitore viene a trovarsi invischiato dai debiti e non riesce più ad uscirne.
C'è chi si rovina con il gioco, con le slot machine. Sembra impossibile ma ci sono casalinghe che nei bar davanti alla macchinetta mangiasoldi non si accorgono di rovinarsi e rovinare la propria famiglia.
A Verbania il Sindaco con alcune associazione aveva proposto di vietare le slot machine nei bar; apriti cielo sono insorti i proprietari delle apparec
chiature e tutto è rientrato! Evviva , roviniamoci in allegria.
D'altronde il totocalcio, il lotto sono gestiti dallo Stato, o no?
Ci sono molte associazioni in Piemonte che possono aiutare le persone in difficoltà: una fra tutte Fondazione anti usura La scialuppa Onlus


















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giovedì 24 maggio 2012

LA FINE E L'INIZIO



Dopo ogni guerra
c'è chi deve ripulire.
In fondo un pò d'ordine
da solo non si fa.

C'è chi deve spingere le macerie
ai bordi delle strade
per far passare
i carri pieni di cadaveri.

C'è chi deve sprofondare
nella melma e nella cenere,
tra le molle dei divani letto,
le schegge di vetro
e gli stracci insanguinati.

C'è chi deve trascinare una trave
per puntellare il muro
c'è chi deve mettere i vetri alla finestra
e montare la porta sui cardini.

Non è fotogenico,
e ci vogliono anni.
Tutte le telecamere sono già partite
per un'altra guerra.

Bisogna ricostruire i ponti
e anche le stazioni.
Le maniche saranno a brandelli
a forza di rimboccarle.

C'è chi, con la scopa in mano,
ricorda ancora com'era.
C'è chi ascolta
annuendo con la testa non mozzata.

Ma presto lì si aggireranno altri
che troveranno il tutto
un pò noioso.

C'è chi talvolta
Dissotterrerà da sotto un cespuglio
argomenti corrosi dalla ruggine
e li trasporterà sul mucchio dei rifiuti.

Chi sapeva
di che si trattava,
deve far posto a quelli
che ne sanno poco.
E meno di poco.
E infine assolutamente nulla.

Sull'erba che ha ricoperto
le cause e gli effetti,
c'è chi deve starsene disteso
con una spiga tra i denti,
perso a fissare le nuvole

di Wistawa Szymborska

INCONTRO CON L'AUTORE



Martedì scorso nella nostra piccola Biblioteca, abbiamo incontrato Hamid Ziarati, scrittore iraniano ormai da molti anni in Italia.
Persona estremamente piacevole ha raccontato, davanti ad una platea numerosa dei nostri affezionati lettori, la storia della sua vita fino ai quindici anni in Iran e poi in Italia al seguito di due fratelli medici, a Torino, dove si è sposato e ha avuto due figli.
Per loro, un maschietto e una femminuccia ha scritto i
suoi tre libri finora pubblicati da Einaudi: Salam Maman - Il meccanico delle rose - Quasi due .
- Hamid racconta attraverso gli occhi innocenti dei bambini la vita difficile in Iran , passata dal regno dello Scià Reza Palhavi alla guida spirituale islamica Komeini che riportò in Iran norme religiose assolute e arcaiche che distrussero in pochi giorni le poche libertà acquisite negli anni precedenti.
Il popolo iraniano si è sempre opposto alle dittature e ha fatto negli anni molte insurrezioni e guerre per ottenere l'indipendenza ma purtroppo non è ancora riuscita ad ottenerla .
Hamid Ziarati si è laureato in Italia in ingegneria al Politecnico ed è tornato una sola volta in Iran ma ha avuto tali e tante difficoltà per ritornare in Italia che ha deciso che fino a che in Iran non ci sarà la democrazia non vi farà ritorno.
La sua famiglia sarà mezza iraniana e mezza italiana!

sabato 12 maggio 2012

Alla mia mamma


Entro nel tuo blog per lasciare fiori. Per una mamma che ogni anno che passa trovo un po' più viva, nel cuore, nei pensieri e negli occhi.
Delle rughe CHISSENEFREGA!

tua figlia Paola

giovedì 10 maggio 2012

OGNI CASO


Poteva accadere.
Doveva accadere.
E' accaduto prima. Dopo.
Più vicino. Più lontano.
E' accaduto non a te.

Ti sei salvato perchè eri il primo.
Ti sei salvato perchè eri l'ultimo.
Perchè da solo. Perchè la gente.
Perchè a sinistra. Perchè a destra.
Perchè la pioggia. Perchè un'ombra.
Perchè splendeva il sole.

Per fortuna là c'era un bosco.
Per fortuna non c'erano alberi.
Per fortuna una rotaia, un gancio, una trave, un freno,
un telaio, una curva, un millimetro, un secondo.
Per fortuna sull'acqua galleggiava un rasoio.

In seguito a, poichè, eppure, malgrado.
Che sarebbe accaduto se una mano, se una gamba,
a un passo, a un pelo
da una coincidenza.

Dunque ci sei? Dritto dall'attimo ancora socchiuso?
La rete aveva solo un buco, e tu proprio da lì?
Non c'è fine al mio stupore, al mio tacerlo.
Ascolta
come mi batte forte il tuo cuore.


W. SZYMBORSKA

martedì 8 maggio 2012

SAGGEZZA


L'uomo talvolta crede di essere stato creato per dominare, per dirigere,
Ma si sbaglia.
Egli è solamente parte del tutto.
La sua funzione non è quella di sfruttare, bensì quella di sorvegliare, di essere un amministratore.
L'uomo non ha nè potere, nè previlegi:
Ha solamente responsabilità.

Orens Lyon indiano d'America

sabato 5 maggio 2012

THE LADY



Ho visto un bellissimo film The Lady, la storia vera della donna che soltanto l'altro ieri ha giurato di fronte al parlamento birmano, Aung San Suu Kyi.
Questo è l'ultimo, quasi incredibile atto di una vita attraversata dalla tragedia: figlia di un generale, Aung San, uomo coraggioso che si era ribellato contro il potere dei generali e che per questo fu ucciso, la piccola Suu venne allevata dalla mamma, donna molto intelligente , anche lei dedicata alla politica.
In giovane età emigrò in Inghilterra dove studiò e si sposò con un professore inglese da cui ebbe due figli.
Il pensiero della sua patria , sotto la dittatura dei generali da più di quarant'anni, occupava sempre i suoi pensieri insieme al ricordo di suo padre. Tornata per la malattia di sua madre, venne subito avvicinata da gruppi di dissidenti che vedevano in lei una speranza di giustizia e lei accettò di occuparsi di nuovo di politica.
Purtroppo i generali, vedendo il successo di Suu tra il popolo si allarmarono e presero a boicottare ogni suo tentativo di parlare fino a quando le impedirono di uscire dalla sua casa e per ben 15 anni lei fu agli arresti domiciliari!
Quando il marito si ammalò gravemente la giunta militare le disse che poteva tornare in Inghilterra ma che non avrebbe potuto fare ritorno in patria; quale tragico dilemma!
Lei scelse di rimanere per non vanificare tutto il lavoro di tanti anni.
Ora si sono tenute le elezioni e tutto il popolo l'ha acclamata vincitrice!
Ma non è certo finito il suo compito: portare la democrazia in Birmania , adesso chiamata Myanmar, i generali non demordono. L'attrice che interpreta il film, di Luc Besson, è incredibilmente assomigliante al personaggio.

venerdì 20 aprile 2012

LA GIOIA DI SCRIVERE di WISTAWA SZYMBORSKA



Elogio dei sogni

In sogno
dipingo come Vermeer.

Parlo correttamente il greco
e non soltanto con i vivi.

Guido l'automobile
che mi obbedisce.

Ho talento
scrivo grandi poemi.

Odo voci
non peggio di autorevoli santi.

Sareste sbalorditi
del mio virtuosismo al pianoforte.

Volo come si deve,
ossia da sola.

Cadendo da un tetto
so cadere dolcemente sul verde.

Non ho difficoltà
a respirare sott'acqua.

Non mi lamento:
sono riuscita a trovare l'Atlantide.

Mi rallegro si sapermi sempre svegliare
prima di morire.

Non appena scoppia una guerra
mi giro sul fianco preferito.

Sono, ma non devo
esserlo, una figlia del secolo.

Qualche anno fa
ho visto due soli.

E l'altro ieri un pinguino.
con la massima chiarezza.



Questa poesia è della poetessa polacca Wistava Szymborska, premio Nobel per la letteratura del 1996 e mancata proprio quest'anno.
Ieri sera al Circolo dei lettori c'era una serata dedicata a lei: un'attrice dalla voce incantevole ha letto molte sue poesie, tutte si comprendono immediatamente, hanno parole semplici e profonde che entrano nel cuore.
Poi un poeta polacco che è stato suo amico per molti anni ci ha descritto il carattere ironico e allegro di questa piccola donna schiva di mondanità che odiava i festival di poesia e rifuggiva dagli onori.
.
Quando vinse il Nobel molti si erano stupiti e hanno ironizzato su questa perfetta sconosciuta polacca ma dopo il prestigioso premio la sua fama si è sparsa in tutto il mondo ed è attualmente tradotta in quasi tutte le lingue.
Tema della sua poesia è all'apparenza la quotidianità del mondo reale "i più intimi, i più semplici legami tra gli uomini, l'erotismo e l'amore domestico, l'album con le foto di famiglia, una scenetta alla stazione, una gita all'estero, un quadro, una visita all'ospedale.
un mondo però,dietro cui si nascondono altri mondi possibili, quelli immaginati e i non mondi.
La sua frase all'atto del conferimento del premio Nobel :"" Il mondo, qualunque cosa noi ne pensiamo, spaventati dalla sua immensità e dalla nostra impotenza di fronte ad esso, amareggiati dalla sua indifferenza, qualunque cosa noi pensiamo dei suoi spazi attraversati dalle radiazioni delle stelle..questo mondo è stupefacente.

VERMEER

Finchè quella donna del Rijksmuseum
nel silenzio dipinto e in raccoglimento
giorno dopo giorno versa
il latte dalla brocca nella scodella,
il Mondo non merita
la fine del mondo

SCRITTA SUL MURO

E' MEGLIO UN PASSATO DI VERDURA CHE UN PRESENTE DI ..... MERDA !!!

lunedì 9 aprile 2012

IL MECCANICO DELLE ROSE



Il secondo libro di Hamid Ziarati dopo Maman Salam , Il meccanico delle rose, mi è proprio piaciuto molto.
Il personaggio della storia, Reza, è narrato attraverso la vita e le vicende di tante persone che sono entrate a far parte della sua esistenza: il padre, la moglie, la figlia, un amico d'infanzia.
Lui vive attraverso di loro e sembra assente, solo alla fine si capirà cosa è successo.
La trama si svolge sempre in Iran, paese di provenienza dell'autore ma che non viene mai nominato per rispetto di chi ancora ci vive e ci lavora fra tante difficoltà,al tempo prima della lotta per la deposizione dello Scià e poi per il rientro di Komeini che precipiterà il paese in un caos ancora più terribile
e in uno stile di vita assolutamente integralista , facendo morire sul nascere ogni speranza di apertura culturale e ogni anelito di libertà.
Le vicende della vita dei vari personaggi, così vivi che mi sembra di averli conosciuti, sono descritte con un linguaggio molto pittoresco, non so se sia il termine giusto, che ti entra nel cuore.
La storia della figlia Mathab, giovane moderna, che si è fidanzata ,si sta laureando e
incontra la violenza cieca dei nuovi assassini di regime è sconvolgente;
commuovono i nuovi giovani che sono passati dalla padella nella brace e non riescono mai a rialzare il capo, se non fuggendo da un paese sempre preda di guerre, odi e incomprensioni.
Un libro da leggere sicuramente.
Posso ricordare che il giorno OTTO Maggio Martedì . alle ore 17 HAMID ZIARATI verrà nella nostra Biblioteca in Piazza del Monastero 5 a Torino
a presentarci l'ultima sua fatica "QUASI DUE" . (lo sto leggendo!)

mercoledì 4 aprile 2012

MALAMORE



Questa sera sono andata a teatro a vedere Lucrezia Lante della Rovere che recitava "MALAMORE" , liberamente tratto da brani scritti da Conchita de Gregorio.
Devo dire che il teatro era pienissimo e gli applausi alla fine sono stati scroscianti; l'attrice è stata molto brava e coinvolgente.
Già il titolo dice chiaramente a cosa si riferisce la piece, l'amore sbagliato tra uomini e donne , il dolore delle donne che hanno paura di parlare e quindi vivono una vita di paura.
Sono stati citati personaggi famosi, come Louise Bourgeois, la grande artista francese, vissuta poi in America, scultrice famosissima, che si è dedicata all'arte per uscire da una famiglia , soprattutto da un padre, che ha sconvolto la sua adolescenza.
Poi Dora Maar, grande musa del pittore Pablo Picasso, che l'ha amata, l'ha ritratta in mille quadri e poi l'ha gettata letteralmente via, come uno straccio vecchio.
Altre donne, meno note, le cui vite però si riconoscono anche nei nostri giorni, soprattutto adesso che la violenza sulle donne è diventata quasi una piaga sociale!
Ha raccontato una piccola storiella che la dice lunga e che si tramanda in Spagna da madre a figlia.
C'è una topolina graziosa con una scopa in mano, scopa di qui e di là, e decide che vuole sposarsi; si agghinda con un bel fiocco sulla codina e attende con mosse aggraziate che arrivino i pretendenti , un cagnolino, un asino, un gallo e un gatto e tutti le dicono, come sei bella, vuoi sposarmi?
Lei molto sdegnosa, chiede: Fatemi prima sentire le vostre voci!
Il cagnolino abbaia, l'asino raglia, il gallo fà un bel chicchiricchì e infine il gatto con voce suadente e con occhi teneri fa un Miaooo che intenerisce subito la topolina!
Sììììì è lui che voglio! Gli amici le dicono: Ma sei pazza!Lui è un gatto, lo sai o non lo sai che i gatti mangiano i topi??
Lo so, ma lui con me sarà diverso ne sono certa, lo convincerò a diventare un gatto vegetariano!! Lo coccolerò, lo amerò, sarò per lui una compagna indispensabile e vedrete.
La sera stessa la topolina diventa la sposina del bel micione dagli occhi teneri e dalla voce suadente e.... viene inghiottita in un boccone!!
Morale: non esistono gatti vegetariani! Ed è perfettamente inutile cercare di cambiare un uomo...ops...un gatto.

domenica 25 marzo 2012

LA GIORNATA DELLA LENTEZZA


Oggi, invitata dalla mia carissima amica, ho partecipato alla giornata mondiale della lentezza.
.
La sesta edizione della Giornata, organizzata dall'Associazione Vivere con lentezza è prevista per domani 26 Marzo e si svolge sempre di lunedì, giornata di solito piena di impegni, per indurre la gente a fermarsi un momento e riflettere sul significato della vita, su tutto quello che ci circonda e capire cosa possiamo e dobbiamo fare per ridurre lo stress per noi e per tutti quelli che ci circondano.
Noi l'abbiamo anticipata di un giorno.
E' stata una strana giornata per me, non avevo mai partecipato a simili sedute ma mi è sembrato tutto molto interessante, soprattutto perchè ho conosciuto gente simpatica che ha trasformato la giornata in una esperienza molto piacevole.
Il gruppo si chiama Divenire e si occupa di corsi di yoga, di meditazione,
di training autogeno e oggi ho fatto anch'io, per la prima volta, l'esperienza di queste cose.
La seduta di yoga è stata fatta da un esperto suonatore di uno strano strumento indiano, non ricordo se si chiama tempura, che ci ha fatto sentire l'interno del corpo attraverso i suoni dello strumento e le nostre voci che emettevano a voce alta suoni ritmici respirando in modo regolare.
Poi due ragazzi hanno suonato flauto e fisarmonica ,molto bravi.
Ci sono state delle letture che parlavano della lentezza che ci permette di osservare la natura, le persone che ci circondano e capire le esigenze di tutti.
Il tutto molto rilassante, anche per me che notoriamente sono , come diceva mia madre, Gigin L'afanà , e sono riuscita a stare in silenzio per molto tempo.
Il triste è ritornare alla vita normale, forse non per me che sono una vecchia pensionata, ma penso alle mamme con i bambini piccoli, ai papà che lavorano pensando ogni giorno a cosa succederà, agli ammalati,ai giovani che non trovano lavoro; un giorno di lentezza va bene ma poi?
Via di corsa!
Ma un insegnamento rimarrà: quando ci prenderà l'affanno e le cose riprendono a turbinarci intorno diciamoci: Calma, stai tranquilla, fermati un momento. Il mondo va avanti anche senza il tuo prezioso contributo e normalmente sa sbagliare da solo.

I 14 comandalenti
I nostri primi 14 comandalenti, per trovare la velocità giusta nella vita

1) Svegliarsi 5 minuti prima del solito per farsi la barba, truccarsi o far colazione senza fretta e con un pizzico di allegria.
2) Se siamo in coda nel traffico o alla cassa di un supermercato, evitiamo di arrabbiarci e usiamo questo tempo per programmare mentalmente la serata o per scambiare due chiacchiere con il vicino di carrello.
3) Se entrate in un bar per un caffè:ricordatevi di salutare il barista, gustarvi il caffè e risalutare barista e cassiera al momento dell'uscita(questa regola vale per tutti i negozi, in ufficio e anche in
ascensore)
4) Scrivere sms senza simboli o abbreviazioni, magari iniziando con caro o cara...
5) Quando è possibile, evitiamo di fare due cose contemporaneamente come telefonare e scrivere al computer...se no si rischia di diventare scortesi, imprecisi e approssimativi.
6) Evitiamo di iscrivere noi o i nostri figli ad una scuola o una palestra dall'altra parte della città
7) Non riempire l'agenda della nostra giornata di appuntamenti, anche se piacevoli, impariamo a dire qualche no e ad avere dei momenti di vuoto.
8) Non correte per forza a fare la spesa, senz'altro la vostra dispensa vi consentirà di cucinare una buona cenetta dal primo al dolce.
9) Anche se potrebbe costare un po' di più, ogni tanto concediamoci una visitina al negozio sottocasa, risparmieremo in tempo e saremo meno stressati.
10) Facciamo una camminata, soli o in compagnia, invece di incolonnarci in auto per raggiungere la solita trattoria fuori porta.
11) La sera leggete i giornali e non continuate a fare zapping davanti alla tv.
12) Evitate qualche viaggio nei week-end o durante i lunghi ponti, ma gustatevi la vostra città, qualunque essa sia.
13) Se avete 15 giorni di ferie, dedicatene 10 alle vacanze e utilizzate i rimanenti come decompressione pre o post vacanza.
14)Smettiamo di continuare a ripetere:"non ho tempo". Il continuare a farlo non ci farà certo sembrare più importanti.



... e i 7 comandalenti in cucina



1) Il cibo è la tua prima medicina: insegna Ippocrate... crediamoci!

2) La poesia del cibo inizia quando facciamo la spesa: scegliamo prodotti di stagione e di qualità. Se vogliamo risparmiare diminuiamo la quantità: che è anche un'ottima scelta per controllare colesterolo e peso.

3) E' scientificamente provato che l'acqua non bolle prima se continuiamo a osservarla: quindi senza fretta appassioniamoci alla preparazione della nostra cenetta e apparecchiamo con cura la tavola, un fiore?

4) Utilizziamo tutti i nostri sensi per godere dei singoli ingredienti: la vista, il tatto, l'olfatto, il gusto ... anche l'udito (i rumori della cucina fanno tanto casa e calore!).

5) Gustiamo ogni forchettata e ogni piccolo sorso di quel vino che, anche se da incompetenti, avremo scelto con amore e cura.

6) Evitiamo il "due in uno"! Se mangiamo non telefoniamo, se telefoniamo non mangiamo.

7)Non precipitiamoci ... il cinema, la lavastoviglie, l'ultimo ritocco al computer, ecc. aspettano

sabato 10 marzo 2012

FAI BEI SOGNI



Questo e' il titolo dell'ultimo libro di Massimo Gramellini.
Quando ne ho sentito parlare da lui stesso alla trasmissione Che tempo che fa ne sono stata molto incuriosita e l'ho comprato subito.
Ho finito di leggerlo in due sere; è un libro molto particolare, se vogliamo è la sua autobiografia da quando, a nove anni, ha perso la mamma.
Rimasto solo con il padre con cui non aveva molta confidenza, ha cercato di sapere qualcosa sulla morte così improvvisa della mamma, la notte di capodanno, ma nessuno gli ha mai rivelato nulla.
La sua adolescenza e la sua giovinezza sono state rovinate psicologicamente da questo trauma, addirittura raccontava ai compagni e poi ai colleghi che sua madre lavorava all'estero, in America.
Non ha mai accettato il silenzio, le domande al padre ottenevano solo rivelazioni palesemente non vere.
Solo l'anno scorso, a seguito della pubblicazione del suo precedente libro è successa una cosa quasi miracolosa e certamente scioccante: la verità è venuta a galla dopo quarant'anni!
Forse nessun miglior cieco di chi non vuol vedere e nessun miglior sordo di chi non vuol sentire!

domenica 4 marzo 2012

A SPASSO CON LAPO


Nel pomeriggio, insieme al mio nipotino peloso Lapo sono andata a spasso per il centro di Torino, dove c'erano due importanti manifestazioni che si svolgono una volta al mese.
Sotto i portici di Via Roma e di Piazza Carlo Felice  "Il libro ritrovato" mostra di libri antichi e moderni, vecchie cartoline, manifesti di tutti i tipi, libri d'arte, francobolli, medaglie, quadri antichi e moderni, insomma tutto quello che può far felice una come me che ama i libri, adora frugare tra le bancarelle e guardare con attenzione ogni cosa.

Il povero Lapo non era granchè felice perchè ogni volta che mi fermavo lui si nascondeva sotto le bancarelle!
C'era una folla incredibile , non si riusciva nemmeno ad avvicinarsi ai libri.

Non parliamo poi dell'altra manifestazione che si svolgeva in Piazza Vittorio: la mostra dell'antiquariato sotto i portici,; in mezzo alla piazza c'era anche Cioccola TO' , le bancarelle con tutte le specialità di cioccolato!!
Una folla strabocchevole ha invaso i portici e le bancarelle erano addirittura sommerse!
Come sempre tante cose belle e meno belle da vedere, ma tutte per me interessanti.
Io a volte prendo delle idee che poi mi serviranno per costruire qualcosa e anche stavolta ho visto una cornice di legno molto particolare e ho deciso che la farò costruire dal mio nipotino Andrea, il mio falegname di fiducia!
A lui piace tantissimo lavorare il legno e mi ha già costruito la casetta per gli uccellini e una piccola bellissima lampada!!

Lapo è arrivato a casa stanco morto e si è disteso come un tappetino per terra e si è addormentato.
Poverino, l'ho fatto camminare tantissimo ma anche io ero stanchissima e sono crollata , non sul pavimento, ma sulla poltrona...

sabato 3 marzo 2012

IL BAMBINO INDACO


Tra ieri e oggi ho finito di leggere due libri.
Uno l'ho addirittura comprato nel pomeriggio e l'ho finito questa sera! E' un libro Einaudi intitolato "Il bambino indaco" di Marco Franzosi.

Ne avevo sentito parlare dall'autore in una intervista a Fahrenait e mi aveva colpito il titolo. Cos'è un bambino indaco? Un bambino indaco è un bambino che si presume destinato a ottenere grandi cose nella vita, un essere speciale che irradia intorno a sè una luce misteriosa e che può anche cambiare l'animo delle persone.

Questo è quello che una giovane madre in attesa crede di aspettare; influenzata dalle parole di una santona a cui si rivolge..  Lei è vegetariana prima e poi addirittura vegana, è terrorizzata dall'inquinamento, dai microbi, vive in modo drammatico la gravidanza, ha paura di mangiare , vive di cetrioli, fettine di carota e qualche craker.

Il marito, che ha conosciuto una donna diversa, anche se strana, che si circondava  di candele accese ,beveva  tisane  depurative a tutte le ore, ma che comunque era bella e dolce, comincia a preoccuparsi. ma non sa cosa fare.

Quando nasce un bambino la situazione si aggrava: La donna non lo nutre, il bambino urla tutta la notte ma lei dice che non è per la fame. Continua i suoi esercizi  di meditazione senza preoccuparsene e al marito che tenta di aiutarla oppone un rifiuto totale.

Non può che finire male naturalmente.
Il finale ti lascia triste e perplesso; ma possono succedere cose così? Pare di sì.


(p.s. scritto da Paola: mamma, ho trovato un'altra bella recensione su questo blog...)

sabato 25 febbraio 2012

HOMO SAPIENS SAPIENS


Invitata da una cara amica, sono appena tornata dall'aver ascoltato una conferenza di un esimio professore dell'Università di Bologna dal titolo " Paleontologia genetica e antropologia teologica"  organizzata dall'Università teologica di Torino.
Titolo che mi ha messo un pò in ansia, che sarà mai la paleontologia genetica?  Forse avrei dovuto cercare prima su Internet ?
Comunque mi sono disposta ad ascoltare con attenzione e , in effetti, il professore con l'aiuto di  schede e filmati ha parlato con parole chiare della evoluzione dell'uomo sulla terra, partendo da quattro milioni di anni fa in cui comparvero le prime forme di vita sotto forma di batteri fino ad arrivare a due milioni di anni fa in cui compare l'Homo Habilis.
Astrolopiteco   Homo abilis  Homo erectus  Homo sapiens arcaico  Homo sapiens sapiens!!  Questa è la catena che ci porta fino ai nostri giorni.
La prova evidente della presenza dell'uomo in senso filosofico, cioè come persona  in grado di pensare,
ci è data dalla presenza dei segni della cultura,degli  strumenti per il lavoro, per la guerra.
 La fabbricazione di questi strumenti è il segno dell'intelligenza dell'uomo.
EVOLUZIONE è una serie di eventi che portano alla formazione degli esseri viventi.
CREAZIONE  è un concetto filosofico che indica la radicale dipendenza da un Dio creatore.
Alcune frasi e citazioni mi hanno colpito:
Non è necessario pensare ad interventi diretti del Creatore nei fenomeni della natura.
Il mondo creato non è perfetto ma in divenire.
Dio non fa le cose ma fa in modo che si facciano.  Tehillard de Chardin
Noi siamo fatti della stessa stoffa dell'universo.
L'uomo può essere considerato la freccia dell'evoluzione.
L'uomo, l'unico essere che è in grado di pensare sè stesso  e di farsi coscienza e voce del Creato
Con l'uomo si innesta nell'evoluzione cosmica e biologica il pensiero, la coscienza che fa assumere un valore nuovo a tutta la creazione.
La centralità dell'uomo nell'universo è data dalla sua coscienza.
Quando sono incomiciate le domande dei presenti, lì mi sono sentita fuori posto e come essere umano e donna pensante mi sono sentita alquanto ignorante, nel senso di chi ignora quasi tutto!

mercoledì 22 febbraio 2012

AH ! LE DONNE

La storia racconta di un visitatore inglese in viaggio in Nord Africa.
Prima della guerra le donne locali camminavano a una distanza considerevole dietro i propri mariti.

Dopo la guerra, l'uomo inglese tornò a visitare la stessa zona e si accorse, con sua grande sorpresa, che gli uomini camminavano dietro le loro mogli.
Subito si congratulò con il capo del villaggio, per i cambiamenti avvenuti e per l'evoluzione dello stato sociale delle donne.
"Sì" disse il capo "è davvero una cosa ottima: Ci sono ancora così tante zone di mine inesplose sparse per il nostro paese"
!!!!

domenica 19 febbraio 2012

UN BELLISSIMO WEEK END

Venerdì a mezzogiorno sono arrivati i miei nipotini Andrea e Anna da Lucca con mamma e papà. Che gioia per me la loro visita , anche se breve!
Purtroppo la piccola Anna non stava bene, lei che non ha mai niente, ha scelto proprio questi tre giorni per avere la febbre, accidentaccio!
Non ha potuto partecipare a tutto quello che abbiamo fatto con Andrea: appena arrivati, nel pomeriggio visita al Museo Egizio; lui ha appena finito di studiare gli Egizi e quindi ha apprezzato molto tutto ciò che ha visto, a partire dalle mummie, dai papiri, alle grandi statue e con la sua piccola macchina fotografica senza flash , ha immortalato molte cose interessanti.
Sabato mattina giro al mercato che Andrea apprezza molto perchè c'è sempre qualcosa di interessante da vedere, questa volta un signore che tagliava il vetro, la ceramica con un attrezzo particolare!
Poi io sono partita con un'amica e
con mio genero per Villastellone dove c'è una piscina adatta al Watsu e ho fatto un'ora di assoluto relax immersa nell'acqua calda, con una musica rilassante e in assoluto silenzio. Gianluca è bravissimo e sorretta dalle sue mani ti puoi anche addormentare!!!
Domenica mattina con Andrea alla Pellerina ancora coperta di neve ; ci siamo portati il bob e abbiamo cercato qualche bella discesa e anch'io mi sono cimentata mentre lui mi riprendeva con la macchina fotografica! Tutto bene , il solo guaio, per me ovviamente,era tirarmi su ma lui mi ha aiutato. Poi dopo il pranzo già la partenza, due giorni sono volati via in un baleno: Alla prossima con i miei topini.

giovedì 16 febbraio 2012

L'ESTATE ALLA FINE DEL SECOLO


In una libreria vicina a casa che ha un bellissimo nome "La gang del pensiero" sono andata a sentire lo scrittore FABIO GEDA che presentava il suo ultimo libro intitolato" L'estate alla fine del secolo"
Non l'avevo ancora letto e così l' ho comprato proponendomi di metterlo nella nostra piccola biblioteca. Lo scrittore me l'ha anche firmato con una bellissima calligrafia grandissima e svolazzante.
Arrivata a casa l' ho subito incominciato e non l'ho più lasciato.
Di solito faccio così con i libri che mi piacciono, me li porto dietro dappertutto in casa e fuori: ero sulla metro e dovevo scendere a Porta Nuova , non ho sentito l'annuncio e ho fatto altre due fermate prima di rendermene conto!! Significa che il libro mi è molto piaciuto.
Una storia di educazione alla rovescia, dove a imparare è un vecchio nonno e a insegnare è un nipote ragazzino.
L'estate che il ragazzo passerà con questo nonno di cui non conosceva neanche l'esistenza, l'estate del 1999, cambierà molte cose nella loro vita,insegnerà al vecchio a stare al mondo e al giovane ad ascoltare.
Il racconto della vita del nonno, un ebreo che ha avuto una vita dura e difficile e che per questo è diventato un tipo silenzioso, che sa stare immobile come pietra, sarà per il nipote un ricordo indelebile per tutta la vita.

UMORISMO NAPOLITANO


Sul pullman che viaggia in una via di Napoli sale il controllore.
Si rivolge ai tutti i presenti finchè arriva da un vecchio signore:
Biglietto per favore!
Il signore fruga nella tasca ed estrae il biglietto: eccolo!
Mi scusi signore ma questo biglietto è di ieri.
Ah, e lei solo oggi arriva ??

martedì 14 febbraio 2012

REMAKE UN RACCONTO DI TEMPESTA



Che meraviglia ascoltare una grande attrice che recita raccontandoci la sua vita e i suoi successi.

Ho visto l'altra sera Giulia Lazzarini in uno spettacolo intitolato "Remake - un racconto di tempesta" in cui lei rievocava la grande avventura della Tempesta di Shakesperare, messa in scena per l'Odeon di Parigi nei lontani anni 70, con la splendida regia di Giorgio Strehler e dove lei interpretava il folletto Ariel. Sul palcoscenico vuoto l'attrice attende una classe di ragazzi che partecipano ad uno stage con lei.

Ma una tempesta meteorologica scoppia improvvisa e i ragazzi non arrivano,
solo una ragazza riesce ad arrivare sul palcoscenico.
Si instaura allora tra le due, la grande attrice e la giovane allieva che sogna di interpretare l'opera di shakesperare, un dialogo quasi commosso , attraverso l'evocazione di una esperienza artistica indimenticabile non solo per lei ma per tutto il teatro italiano del secolo scorso.

Manca improvvisamente la luce e all'incerta fiamma di tante candele si fa strada il ricordo e tra filmati e musiche viene fuori il senso di una poetica e della sua importanza anche politica, in quegli anni difficili per l'Italia, tra le brigate rosse e la morte di Aldo Moro.

Se si studia il testo di Shakesperare ci si rende conto di quali riposti significati ha l'opera e come possa anche oggi essere un messaggio di civiltà.

Spettacolo bellissimo .

venerdì 10 febbraio 2012

Questo è per la mia mamma bibliotecaria



Entro in questo blog che ho costruito per la mia mamma, ho la password e aggiungo a volte delle immagini e dei video agli articoli che lei scrive.
Questa volta le regalo questo video, perchè lei è una grande appassionata di libri, legge tantissimo e gestisce con alcune signore una piccola ma ben fornita biblioteca di quartiere nei locali di una parrocchia.
Dedico a lei questo mondo magico notturno...Tra i libri.

sabato 4 febbraio 2012

CONCERTINO


Sapevate che si può far musica con qualsiasi cosa si abbia fra le mani? Certo, tutti abbiamo provato a battere con il cucchiaio su un bicchiere, a scuotere un barattolo di noccioline, a percuotere con due bastoncini una latta, ma certo non ne abbiamo tratto granchè di particolarmente musicale.
Ieri sera ho assistito invece, al Piccolo Regio ad un concerto particolarissimo:il quartetto di percussionisti Catùban, formato da alcuni professori del Gruppo da camera del Teatro Regio, ci hanno fatto sentire come qualsiasi cosa può essere il pretesto per suonare, divertirsi e creare.
Se trattata con arte e fantasia una bicicletta può essere estremamente melodiosa, una macchina da scrivere dar vita ad un concertino con vibrafono, xilofono e marimba divertentissimo.
Al ristorante da una fila di bottiglie sul tavolo, vengono tratti suoni incredibili, seguendo un copione musicale di Gustav Peter. Le seghe dei boscaioli leggermente sfregate che suonano come un violino.
E cosa dire della partita a carte dove quattro giocatori, soltanto con le mani, gettando le carte sul tavolo, improvvisano una partita musicale divertentissima?
In alcuni momenti sembrava di assistere alle comiche del cinema muto anche perchè i professori non parlano mai ma si fanno capire con i gesti e con i rumori degli strumenti, vestiti in modo molto "informale"
Bravissimi e molto simpatici.

sabato 28 gennaio 2012

QUI NON CI SONO BAMBINI


Questo è il titolo della mostra che ho visto stamattina presso il museo diffuso della resistenza , della deportazione, della guerra, dei diritti e della libertà.
Sono presentati i disegni che il piccolo Thomas Geve di 13 anni eseguì dopo due anni di permanenza nei campi di sterminio di Auschwitz e di Buchenwald.
Scampato alla prima selezione appena entrato nel campo perchè dimostrava più dei suoi anni e quindi poteva lavorare, non come gli altri bambini che venivano eliminati subito, visse due anni , dal 43 al 45 , una vita terribile di stenti e di sopraffazione, di umiliazioni e di privazioni di tutto, dal cibo alla dignità umana.
Non so come abbia fatto a resistere a quell'età!
Appena uscì dal campo decise di mettere sulla carta tutto quello che aveva vissuto per poterlo far vedere a suo padre (sua madre morì nello stesso campo): Non aveva mai disegnato prima e sul retro di piccoli foglietti delle SS ,formato cartolina , disegnò 79 piccoli e precisissimi quadretti in cui il campo di Auschwitz è descritto nei minimi particolari.
Gli omini piccoli piccoli in fila per il rancio, per la visita mensile per vedere se si doveva essere eliminati, le brande in cui si dormiva in cinque per letto, le punizioni corporali, il lavoro durissimo,le impiccagioni di chi sgarrava, come un monito per gli altri, insomma un resoconto vivo e palpitante di una esperienza tremenda per tutti ma soprattutto per un ragazzo di 13 anni!
Sono belli i disegni, precisi, con tante descrizioni delle cose che si vedono ; la sua osservazione del campo è fotografica , sono descritte le varie baracche, cosa contenevano, come era organizzata tutta questa incredibile e terribile operazione.
Non aveva mai disegnato prima e non ha mai più disegnato dopo.

venerdì 27 gennaio 2012

27 GENNAIO GIORNO DELLA MEMORIA



Oggi, giorno della memoria, ricorda il giorno in cui furono aperti i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz e si scoprirono gli orrori che erano stati perpetrati in quel campo e in molti altri.
Un'amica mi ha detto oggi: Ma perchè ricordare ancora? dobbiamo dimenticare e non pensarci più:
Non sono assolutamente d'accordo: bisogna che la memoria di quella tragedia quasi inimmaginabile, non tanto distante da noi nel tempo, venga invece rinnovata perchè resti nella nostra mente e nel nostro cuore.
C'è gente che addirittura vuole negare che sia avvenuta, il che mi sembra terribile, dato che ci sono milioni di testimonianze, fotografie, libri e
addirittura sopravvissuti che ci ricordano quei momenti.
Nel 2011 sono stata a Gerusalemme e ho visitato il Museo della Shoah: è stata una esperienza molto forte soprattutto quando abbiamo visitato il museo che ricorda i bambini morti nei campo..
Una grande sala in penombra con un cielo fitto fitto di stelline, ognuna ricorda un bambino, e una voce in sottofondo elenca i loro nomi,la loro età e la nazione di provenienza. centinaia, migliaia.più di un milione e mezzo.
Ti prende un groppo in gola pensando a quell'universale dolore e non trovi mai le parole giuste per descriverlo..

mercoledì 25 gennaio 2012

MOSTRA DI QUADRI




Ieri ero presente all'inaugurazione di una mostra di quadri che si svolgeva in una galleria di Torino in piazza Solferino.
Conoscevo uno dei pittori di persona ma assolutamente non le sue opere.
Erano in cinque artisti, quattro uomini e una donna, presenti con molte opere. Io amo molto la pittura, mi piace frequentare mostre e musei, la Gam è la preferita, ma anche Mertz , la Sandretto, mi piace l'arte contemporanea ma sono assolutamente incapace di esprimere giudizi che abbiano un valore artistico.
Il quadro deve piacermi subito, al primo sguardo, deve parlare al cuore e alla testa, il resto sono parole che non sempre capisco.
Ho letto la presentazione del pittore Italo Gilardi, ho saputo di lui tante notizie, sui suoi inizi, sulla sua carriera veramente grandiosa, sui suoi viaggi importantissimi che hanno influenzato la sua vita e le sue opere, e finalmente ieri le ho viste.
Il primo impatto è andato molto bene, soprattutto mi sono piaciuti i nudi, pieni di sensualità e poi i paesaggi con dei colori straordinari.
I suoi viaggi nel mondo trasportati sulla tela, molto belli.
Questa era una parte minuscola della sua opera ma conto di conoscerlo meglio.
Il confronto con gli altri pittori presenti è senza storia!

sabato 14 gennaio 2012

CHI MI SEGUE



Devo essere un uomo prudente,
un piccolo mi segue.
Non oso andare fuori strada,
per paura che lui faccia la stessa fine.

Non riesco a sfuggire al suo sguardo,
qualunque cosa mi veda fare, lui cerca di rifarla.
Uguale a me sta per diventare,
dice il piccolo che mi segue.

Pensa che io sia buono e giusto,
crede in ogni mia parola.
L'infimo in me non deve vedere,
il piccolo che mi segue.

Devo ricordare mentre attraverso
il sole delle estati e la neve degli inverni
che sto costruendo gli anni a venire
del piccolo che mi segue.

REGGIA DI VENARIA



Ieri sono andata al Castello di Venaria Reale a visitare la mostra LEONARDO - IL GENIO IL MITO.
Abbiamo avuto la fortuna di avere una guida molto in gamba, una ragazza preparatissima e che parlava e ci descriveva le cose con vera passione e competenza.
La mostra è straordinaria; già i locali dove è stata allestita sono grandiosi di per sè ed entrando presentano un colpo d'occhio incredibile.
La messa in scena è del premio Oscar Dante Ferretti e si vede!
La vista dei piccoli quadri del genio, anche l'autoritratto è piccolo, mi ha commosso fino alle lacrime, non so perchè.
Interessante il video di Piero Angela che con l'aiuto dei carabinieri del Ris ha cercato di ricostruire il volto di Leonardo giovane! Doveva essere un uomo bellissimo, anche il Vasari lo diceva: quasi biondo e con gli occhi chiari .
Anche l'arte moderna ha esplorato il mito di Leonardo, e quindi sono rappresentate opere di artisti famosi, a partire dall'Ultima Cena alla Gioconda di Andy Wharol.
E poi sono state ricostruite alcune invenzioni famosissime del genio, dal bozzetto per un enorme cavallo che voleva costruire per Ludovico il Moro a Milano , all'ala che doveva permettere all'uomo di volare.
Una mostra che conclude degnamente a Torino i festeggiamenti per i 150 dell'unità d'Italia.e che terminerà il 29 gennaio (salvo proroghe).

giovedì 12 gennaio 2012

G A M Galleria d'arte moderna




Sono andata a visitare la Mostra di James Brown intitolata Firmament. Una serie di dipinti di misure eccezionali, che rappresentano il cielo, i pianeti, le stelle, in chiave moderna. Mi sono piaciuti moltissimo, guardandoli da vicino rivelano un lavoro incredibile, milioni di piccoli punti uniti da linee in tutte le direzioni e poi cerchi colorati che indicano i pianeti.
Come si può spiegare un'opera d'arte moderna? E' difficile, ma la magia che ha esercitato su di me è stata forte.
Penso che tornerò a rivederla.

IL VECCHIO POZZO

Ieri sera ho finito di leggere un libro che mi ha regalato mia figlia per il compleanno:si intitola

', considerata la maggiore autrice ungherese del XX secolo.
Nata nel 1917 e morta nel 2007 ha scritto numerosi romanzi, drammi, raccolte di poesie.
In Italia i suoi romanzi sono stati tutti pubblicati da Einaudi ed io li ho letti tutti, a partire da La ballata di Iza, libro che ho adorato, poi La porta, Via Katalin,L'altra Eszter.
"Il vecchio pozzo" racconta la sua infanzia a Debrecen , un'infanzia povera di mezzi ma ricchissima di valori trasmessi da due genitori incantevoli;due scrittori mancati ma che non rimpiansero mai di non aver dedicato la vita all'arte ma seppero dare alla figlia un'infanzia magica.
Il racconto dei giochi che il papa e la mamma sapevano organizzare per lei, bimba spesso malaticcia, il teatrino in cui si mettevano in scena opere famose,le passeggiate per la città spiegando ogni cosa che vedevano con parole bellissime, tutto questo viene ricordato dall'autrice a distanza di tanto tempo con una lucidità e un affetto straordinario .
E così ci svela l'origine di un'esistenza artistica fuori del comune.
Veramente qui la famiglia ha lasciato un'impronta così importante, ha accompagnato la crescita della figlia in modo così attento, partecipe, pieno di amore e di comprensione, che non ci si può stupire del risultato.
Veramente può essere d'esempio per tutti i genitori.