Questo è il titolo della mostra che ho visto stamattina presso il museo diffuso della resistenza , della deportazione, della guerra, dei diritti e della libertà.
Sono presentati i disegni che il piccolo Thomas Geve di 13 anni eseguì dopo due anni di permanenza nei campi di sterminio di Auschwitz e di Buchenwald.
Scampato alla prima selezione appena entrato nel campo perchè dimostrava più dei suoi anni e quindi poteva lavorare, non come gli altri bambini che venivano eliminati subito, visse due anni , dal 43 al 45 , una vita terribile di stenti e di sopraffazione, di umiliazioni e di privazioni di tutto, dal cibo alla dignità umana.
Non so come abbia fatto a resistere a quell'età!
Appena uscì dal campo decise di mettere sulla carta tutto quello che aveva vissuto per poterlo far vedere a suo padre (sua madre morì nello stesso campo): Non aveva mai disegnato prima e sul retro di piccoli foglietti delle SS ,formato cartolina , disegnò 79 piccoli e precisissimi quadretti in cui il campo di Auschwitz è descritto nei minimi particolari.
Gli omini piccoli piccoli in fila per il rancio, per la visita mensile per vedere se si doveva essere eliminati, le brande in cui si dormiva in cinque per letto, le punizioni corporali, il lavoro durissimo,le impiccagioni di chi sgarrava, come un monito per gli altri, insomma un resoconto vivo e palpitante di una esperienza tremenda per tutti ma soprattutto per un ragazzo di 13 anni!
Sono belli i disegni, precisi, con tante descrizioni delle cose che si vedono ; la sua osservazione del campo è fotografica , sono descritte le varie baracche, cosa contenevano, come era organizzata tutta questa incredibile e terribile operazione.
Non aveva mai disegnato prima e non ha mai più disegnato dopo.