sabato 25 febbraio 2012
HOMO SAPIENS SAPIENS
Invitata da una cara amica, sono appena tornata dall'aver ascoltato una conferenza di un esimio professore dell'Università di Bologna dal titolo " Paleontologia genetica e antropologia teologica" organizzata dall'Università teologica di Torino.
Titolo che mi ha messo un pò in ansia, che sarà mai la paleontologia genetica? Forse avrei dovuto cercare prima su Internet ?
Comunque mi sono disposta ad ascoltare con attenzione e , in effetti, il professore con l'aiuto di schede e filmati ha parlato con parole chiare della evoluzione dell'uomo sulla terra, partendo da quattro milioni di anni fa in cui comparvero le prime forme di vita sotto forma di batteri fino ad arrivare a due milioni di anni fa in cui compare l'Homo Habilis.
Astrolopiteco Homo abilis Homo erectus Homo sapiens arcaico Homo sapiens sapiens!! Questa è la catena che ci porta fino ai nostri giorni.
La prova evidente della presenza dell'uomo in senso filosofico, cioè come persona in grado di pensare,
ci è data dalla presenza dei segni della cultura,degli strumenti per il lavoro, per la guerra.
La fabbricazione di questi strumenti è il segno dell'intelligenza dell'uomo.
EVOLUZIONE è una serie di eventi che portano alla formazione degli esseri viventi.
CREAZIONE è un concetto filosofico che indica la radicale dipendenza da un Dio creatore.
Alcune frasi e citazioni mi hanno colpito:
Non è necessario pensare ad interventi diretti del Creatore nei fenomeni della natura.
Il mondo creato non è perfetto ma in divenire.
Dio non fa le cose ma fa in modo che si facciano. Tehillard de Chardin
Noi siamo fatti della stessa stoffa dell'universo.
L'uomo può essere considerato la freccia dell'evoluzione.
L'uomo, l'unico essere che è in grado di pensare sè stesso e di farsi coscienza e voce del Creato
Con l'uomo si innesta nell'evoluzione cosmica e biologica il pensiero, la coscienza che fa assumere un valore nuovo a tutta la creazione.
La centralità dell'uomo nell'universo è data dalla sua coscienza.
Quando sono incomiciate le domande dei presenti, lì mi sono sentita fuori posto e come essere umano e donna pensante mi sono sentita alquanto ignorante, nel senso di chi ignora quasi tutto!
mercoledì 22 febbraio 2012
AH ! LE DONNE
La storia racconta di un visitatore inglese in viaggio in Nord Africa.
Prima della guerra le donne locali camminavano a una distanza considerevole dietro i propri mariti.
Dopo la guerra, l'uomo inglese tornò a visitare la stessa zona e si accorse, con sua grande sorpresa, che gli uomini camminavano dietro le loro mogli.
Subito si congratulò con il capo del villaggio, per i cambiamenti avvenuti e per l'evoluzione dello stato sociale delle donne.
"Sì" disse il capo "è davvero una cosa ottima: Ci sono ancora così tante zone di mine inesplose sparse per il nostro paese"
!!!!
Prima della guerra le donne locali camminavano a una distanza considerevole dietro i propri mariti.
Subito si congratulò con il capo del villaggio, per i cambiamenti avvenuti e per l'evoluzione dello stato sociale delle donne.
"Sì" disse il capo "è davvero una cosa ottima: Ci sono ancora così tante zone di mine inesplose sparse per il nostro paese"
!!!!
domenica 19 febbraio 2012
UN BELLISSIMO WEEK END
Venerdì a mezzogiorno sono arrivati i miei nipotini Andrea e Anna da Lucca con mamma e papà. Che gioia per me la loro visita , anche se breve!
Purtroppo la piccola Anna non stava bene, lei che non ha mai niente, ha scelto proprio questi tre giorni per avere la febbre, accidentaccio!
Non ha potuto partecipare a tutto quello che abbiamo fatto con Andrea: appena arrivati, nel pomeriggio visita al Museo Egizio; lui ha appena finito di studiare gli Egizi e quindi ha apprezzato molto tutto ciò che ha visto, a partire dalle mummie, dai papiri, alle grandi statue e con la sua piccola macchina fotografica senza flash , ha immortalato molte cose interessanti.
Sabato mattina giro al mercato che Andrea apprezza molto perchè c'è sempre qualcosa di interessante da vedere, questa volta un signore che tagliava il vetro, la ceramica con un attrezzo particolare!
Poi io sono partita con un'amica e
con mio genero per Villastellone dove c'è una piscina adatta al Watsu e ho fatto un'ora di assoluto relax immersa nell'acqua calda, con una musica rilassante e in assoluto silenzio. Gianluca è bravissimo e sorretta dalle sue mani ti puoi anche addormentare!!!
Domenica mattina con Andrea alla Pellerina ancora coperta di neve ; ci siamo portati il bob e abbiamo cercato qualche bella discesa e anch'io mi sono cimentata mentre lui mi riprendeva con la macchina fotografica! Tutto bene , il solo guaio, per me ovviamente,era tirarmi su ma lui mi ha aiutato. Poi dopo il pranzo già la partenza, due giorni sono volati via in un baleno: Alla prossima con i miei topini.
Purtroppo la piccola Anna non stava bene, lei che non ha mai niente, ha scelto proprio questi tre giorni per avere la febbre, accidentaccio!
Non ha potuto partecipare a tutto quello che abbiamo fatto con Andrea: appena arrivati, nel pomeriggio visita al Museo Egizio; lui ha appena finito di studiare gli Egizi e quindi ha apprezzato molto tutto ciò che ha visto, a partire dalle mummie, dai papiri, alle grandi statue e con la sua piccola macchina fotografica senza flash , ha immortalato molte cose interessanti.
Sabato mattina giro al mercato che Andrea apprezza molto perchè c'è sempre qualcosa di interessante da vedere, questa volta un signore che tagliava il vetro, la ceramica con un attrezzo particolare!
Poi io sono partita con un'amica e
con mio genero per Villastellone dove c'è una piscina adatta al Watsu e ho fatto un'ora di assoluto relax immersa nell'acqua calda, con una musica rilassante e in assoluto silenzio. Gianluca è bravissimo e sorretta dalle sue mani ti puoi anche addormentare!!!
Domenica mattina con Andrea alla Pellerina ancora coperta di neve ; ci siamo portati il bob e abbiamo cercato qualche bella discesa e anch'io mi sono cimentata mentre lui mi riprendeva con la macchina fotografica! Tutto bene , il solo guaio, per me ovviamente,era tirarmi su ma lui mi ha aiutato. Poi dopo il pranzo già la partenza, due giorni sono volati via in un baleno: Alla prossima con i miei topini.
giovedì 16 febbraio 2012
L'ESTATE ALLA FINE DEL SECOLO
In una libreria vicina a casa che ha un bellissimo nome "La gang del pensiero" sono andata a sentire lo scrittore FABIO GEDA che presentava il suo ultimo libro intitolato" L'estate alla fine del secolo"
Non l'avevo ancora letto e così l' ho comprato proponendomi di metterlo nella nostra piccola biblioteca. Lo scrittore me l'ha anche firmato con una bellissima calligrafia grandissima e svolazzante.
Arrivata a casa l' ho subito incominciato e non l'ho più lasciato.
Di solito faccio così con i libri che mi piacciono, me li porto dietro dappertutto in casa e fuori: ero sulla metro e dovevo scendere a Porta Nuova , non ho sentito l'annuncio e ho fatto altre due fermate prima di rendermene conto!! Significa che il libro mi è molto piaciuto.
Una storia di educazione alla rovescia, dove a imparare è un vecchio nonno e a insegnare è un nipote ragazzino.
L'estate che il ragazzo passerà con questo nonno di cui non conosceva neanche l'esistenza, l'estate del 1999, cambierà molte cose nella loro vita,insegnerà al vecchio a stare al mondo e al giovane ad ascoltare.
Il racconto della vita del nonno, un ebreo che ha avuto una vita dura e difficile e che per questo è diventato un tipo silenzioso, che sa stare immobile come pietra, sarà per il nipote un ricordo indelebile per tutta la vita.
UMORISMO NAPOLITANO
Sul pullman che viaggia in una via di Napoli sale il controllore.
Si rivolge ai tutti i presenti finchè arriva da un vecchio signore:
Biglietto per favore!
Il signore fruga nella tasca ed estrae il biglietto: eccolo!
Mi scusi signore ma questo biglietto è di ieri.
Ah, e lei solo oggi arriva ??
martedì 14 febbraio 2012
REMAKE UN RACCONTO DI TEMPESTA
Che meraviglia ascoltare una grande attrice che recita raccontandoci la sua vita e i suoi successi.
Ho visto l'altra sera Giulia Lazzarini in uno spettacolo intitolato "Remake - un racconto di tempesta" in cui lei rievocava la grande avventura della Tempesta di Shakesperare, messa in scena per l'Odeon di Parigi nei lontani anni 70, con la splendida regia di Giorgio Strehler e dove lei interpretava il folletto Ariel. Sul palcoscenico vuoto l'attrice attende una classe di ragazzi che partecipano ad uno stage con lei.
Ma una tempesta meteorologica scoppia improvvisa e i ragazzi non arrivano,
solo una ragazza riesce ad arrivare sul palcoscenico.
Si instaura allora tra le due, la grande attrice e la giovane allieva che sogna di interpretare l'opera di shakesperare, un dialogo quasi commosso , attraverso l'evocazione di una esperienza artistica indimenticabile non solo per lei ma per tutto il teatro italiano del secolo scorso.
Manca improvvisamente la luce e all'incerta fiamma di tante candele si fa strada il ricordo e tra filmati e musiche viene fuori il senso di una poetica e della sua importanza anche politica, in quegli anni difficili per l'Italia, tra le brigate rosse e la morte di Aldo Moro.
Se si studia il testo di Shakesperare ci si rende conto di quali riposti significati ha l'opera e come possa anche oggi essere un messaggio di civiltà.
Spettacolo bellissimo .
venerdì 10 febbraio 2012
Questo è per la mia mamma bibliotecaria
Entro in questo blog che ho costruito per la mia mamma, ho la password e aggiungo a volte delle immagini e dei video agli articoli che lei scrive.
Questa volta le regalo questo video, perchè lei è una grande appassionata di libri, legge tantissimo e gestisce con alcune signore una piccola ma ben fornita biblioteca di quartiere nei locali di una parrocchia.
Dedico a lei questo mondo magico notturno...Tra i libri.
sabato 4 febbraio 2012
CONCERTINO
Sapevate che si può far musica con qualsiasi cosa si abbia fra le mani? Certo, tutti abbiamo provato a battere con il cucchiaio su un bicchiere, a scuotere un barattolo di noccioline, a percuotere con due bastoncini una latta, ma certo non ne abbiamo tratto granchè di particolarmente musicale.
Ieri sera ho assistito invece, al Piccolo Regio ad un concerto particolarissimo:il quartetto di percussionisti Catùban, formato da alcuni professori del Gruppo da camera del Teatro Regio, ci hanno fatto sentire come qualsiasi cosa può essere il pretesto per suonare, divertirsi e creare.
Se trattata con arte e fantasia una bicicletta può essere estremamente melodiosa, una macchina da scrivere dar vita ad un concertino con vibrafono, xilofono e marimba divertentissimo.
Al ristorante da una fila di bottiglie sul tavolo, vengono tratti suoni incredibili, seguendo un copione musicale di Gustav Peter. Le seghe dei boscaioli leggermente sfregate che suonano come un violino.
E cosa dire della partita a carte dove quattro giocatori, soltanto con le mani, gettando le carte sul tavolo, improvvisano una partita musicale divertentissima?
In alcuni momenti sembrava di assistere alle comiche del cinema muto anche perchè i professori non parlano mai ma si fanno capire con i gesti e con i rumori degli strumenti, vestiti in modo molto "informale"
Bravissimi e molto simpatici.
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