Questa settimana , con gli amici del gruppo Con noi sono stata a visitare la chiesa dello Spirito Santo che si trova in Via Porta Palatina contigua alla più famosa chiesa del Corpus Domini .
E' una chiesa quasi sempre chiusa, è difficile poterla visitare, fu eretta nel 1662 come edificio separato dall'altra chiesa, quella del Corpus Domini dove è ricordato il miracolo della levitazione dell'ostia avvenuto a Torino il 6 giugno del 1453. E' una piccola chiesa seminascosta dalle case e racchiusa da una cancellata in ferro.
Questa chiesa è tenuta dall'Arciconfraternita dello Spirito Santo fondatrice e amministratrice dell'Ospizio dei catecumeni, che fin dalla sua fondazione si è occupata della redenzione dei catecumeni.
In questa chiesa nel 1728 si convertì al cattolicesimo J.J.Rousseau.
Nella sacrestia è custodito un pregevole crocefisso di Pietro Piffetti , famoso ebanista del 1701, le cui opere sono famose nel mondo.
Si vedeva chiaramente però che nel crocefisso, datato agli anni 30 del XVIII secolo mancavano dei particolari.
L'anno scorso la Confraternita ha avviato un ampio progetto di valorizzazione della chiesa e ha voluto un censimento dei beni mobili custoditi all'interno della chiesa. Insomma in parole povere, ha fatto pulizia!!!
E cosa è saltato fuori dagli archivi o dagli scatoloni? Quattro stupendi pezzi in argento e quattro in rame che combaciano perfettamente con il crocefisso del Piffetti !
E ora viene restaurato e il restauro avviene davanti al pubblico e si spera che prima di Natale possa essere presentato a tutti. E' stato interessantissimo assistere e ascoltare la spiegazione degli addetti che con grande passione stanno compiendo il miracolo di ridare alla città un capolavoro.
Le parti mancanti ritrovate sono la parte centrale e la sommità dei tre bracci in argento e in rame i raggi che si dipartono dal centro.
domenica 23 novembre 2014
mercoledì 19 novembre 2014
IMPRESSIONI DI VIAGGIO
Durante il viaggio di andata a Lucca la scorsa settimana ho fatto due incontri molto simpatici. Era la prima volta dopo anni che sono riuscita a chiaccherare con i compagni di viaggio: di solito tutti sono sprofondati nella lettura del computer o sono al telefono o sentono la musica dall'IPOD oppure guardano con aria assente fuori dal finestrino evitando accuratamente di incontrare il tuo sguardo, cosa che potrebbe innestare una reazione a catena: una chiaccherata o peggio una discussione su argomenti che non interessano.
Invece questa volta sale con me a Porta Nuova un signore alto, corpulento con i capelli bianchi folti, con un forte accento toscano. In meno di dieci minuti mi racconta la sua vita, nato a Firenze ha incontrato l'amore di una diciassettenne torinese e da allora vive felicemente a Torino; dopo un pò tace e mi dice: Sa mia moglie mi ha raccomandato di non parlare troppo perchè dò fastidio.
Io avevo con me La Stampa, due riviste e due libri , gli ho offerto la stampa da leggere ma lui mi dice che lui la compra ma chi la legge è sua moglie, lui guarda solo le figure.!
Ad Asti entra nello scompartimento una signora un pò anzianotta ma molto distinta, io e lei abbiamo cominciato a parlare di libri e di mostre d'arte, lei stava andando a Pisa a vedere Modigliani che io ho visto il mese scorso con Sandra.
Il signore fiorentino ci guardava stupito e alla domanda "A lei piace leggere un libro?" risponde così: Io ho 73 anni e se non ricordo male devo aver letto un libro, anzi ricordo perfino il titolo "la ragazza di Bube" di Carlo Cassola! Sembrava quasi compiaciuto.
Ha iniziato a parlarci della moglie che legge moltissimo, che vede mostre, che fa interessanti collezioni (che lui butterebbe via molto volentieri) con un amore immutato da 40 anni!
Con la signora abbiamo iniziato a parlare di quadri, lei raccontava di essere stata in quasi tutto il mondo con il marito, di aver visto i musei più belli e il signore ad un tratto fa :" Scusate, ma quando guardate un quadro cosa vedete?" Ci sono cadute le braccia e gli abbiamo detto "Se non è riuscita sua moglie dopo tanti anni a spiegarle e a farle apprezzare queste cose, come potremmo noi? " e abbiamo cambiato discorso.
Due personaggi strani e ambedue interessanti e simpatici, un bel tratto di vita
Questo bellissimo quadro è di Vincent Van Gogh
Invece questa volta sale con me a Porta Nuova un signore alto, corpulento con i capelli bianchi folti, con un forte accento toscano. In meno di dieci minuti mi racconta la sua vita, nato a Firenze ha incontrato l'amore di una diciassettenne torinese e da allora vive felicemente a Torino; dopo un pò tace e mi dice: Sa mia moglie mi ha raccomandato di non parlare troppo perchè dò fastidio.
Io avevo con me La Stampa, due riviste e due libri , gli ho offerto la stampa da leggere ma lui mi dice che lui la compra ma chi la legge è sua moglie, lui guarda solo le figure.!
Ad Asti entra nello scompartimento una signora un pò anzianotta ma molto distinta, io e lei abbiamo cominciato a parlare di libri e di mostre d'arte, lei stava andando a Pisa a vedere Modigliani che io ho visto il mese scorso con Sandra.
Il signore fiorentino ci guardava stupito e alla domanda "A lei piace leggere un libro?" risponde così: Io ho 73 anni e se non ricordo male devo aver letto un libro, anzi ricordo perfino il titolo "la ragazza di Bube" di Carlo Cassola! Sembrava quasi compiaciuto.
Ha iniziato a parlarci della moglie che legge moltissimo, che vede mostre, che fa interessanti collezioni (che lui butterebbe via molto volentieri) con un amore immutato da 40 anni!
Con la signora abbiamo iniziato a parlare di quadri, lei raccontava di essere stata in quasi tutto il mondo con il marito, di aver visto i musei più belli e il signore ad un tratto fa :" Scusate, ma quando guardate un quadro cosa vedete?" Ci sono cadute le braccia e gli abbiamo detto "Se non è riuscita sua moglie dopo tanti anni a spiegarle e a farle apprezzare queste cose, come potremmo noi? " e abbiamo cambiato discorso.
Due personaggi strani e ambedue interessanti e simpatici, un bel tratto di vita
Questo bellissimo quadro è di Vincent Van Gogh
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