venerdì 13 dicembre 2013

SETTE LEGGI DELLA CONFUSIONE IN CUCINA


 1  Gli attrezzi di cucina che svolgono varie funzioni, non ne svolgono bene neanche una.
    Più caro è un attrezzo e meno lo userai.

  2  Più semplici sono le istruzioni d'uso (per esempio "schiacciare qui" ) e più difficile sarà aprire la scatola.
 
  3   Il sesto punto di una ricetta andava eseguito tra il primo e il secondo

  4   Una  volta rovinato un piatto, qualsiasi cosa tu aggiungi per rimediare lo peggiorerà

  5   Se hai fatto l'anatra all'arancia, ti faranno i complimenti per le patate lesse.

  6   Se hai aggiunto un ingrediente per dare un tocco di genio, il tuo ospite sarà allergico a quell'ingrediente.

  7   Più tempo e fatica ci sono voluti a preparare la cena, più alta è la probabilità che gli ospiti parlino tutta la sera di altre cene a cui sono stati.

(Dal secondo libro di Murphy)


Ragazze, teniamo a mente queste semplici norme, non affanniamoci troppo e non stanchiamoci, le cose semplici sono le più gradite!!!!

lunedì 9 dicembre 2013

DOMENICO QUIRICO al SERMIG


Martedì sera al Sermig c'è stato l'incontro con Domenico Quirico, il giornalista della Stampa che rapito , è stato tenuto prigioniero in Siria per cinque mesi.  C'era tantissima gente , in larga maggioranza giovani, venuti ad ascoltare le parole di quest'uomo che ha vissuto una esperienza tragica .
Le domande al giornalista sono state fatte, oltre che da una giornalista ,  soprattutto dai ragazzi che hanno voluto sentire da lui cosa ha lasciato nel suo animo questa avventura traumatica.
Quirico è un grande giornalista , reporter di guerra, è stato presente in tante drammatiche situazioni in Europa e in Africa, già nel 2011 era in Siria ed era stato rapito e liberato dopo pochi giorni.
La rivoluzione siriana l'aveva conosciuta bene ed  approvata, dopo la lunga dittatura di Assad gli sembrava giusta e degna di attenzione. Aveva voluto ritornarci, lui ci spiega che fu anche un atto di superbia e di egoismo: arrivare primi sui luoghi, riuscire a strappare notizie di prima mano, descrivere dal vivo tutto quello che succede senza minimamente pensare a chi lasci a casa con l'angoscia nel cuore, la sua famiglia , le sue figlie che nel lungo periodo della . prigionia hanno molto sofferto.
Il suo rapimento, insieme ad un giornalista francese è stato qualcosa di estremamente drammatico,fatto da una fazione di uomini che si sono dimostrati crudeli e senza pietà.
Lui ci racconta che tutta la società siriana, dopo anni di guerra fratricida , ha perso ogni senso di pietà umana e viene da lui chiamata il regno del male.
Anche i bambini,  vivendo in questo clima di terrore, imparano dagli adulti la violenza ; lui ricorda che un giorno alcuni ragazzini gli fecero vedere sul cellulare una scena di lapidazione terribile; come se fosse una scenetta ridicola! E loro ridevano!
I ribelli della prima ora non ci sono più, sono stati tutti uccisi, forse quelli  davvero perseguivano un ideale di libertà e di giustizia, quelli che sono subentrati dopo invece hanno perso di vista il vero motivo che li spinge alla ribellione e alla lotta e sono diventati delle bande di delinquenti.
Affermazioni dure ma che Quirico giustifica con il fatto di averle provate sulla sua pelle.
Le domande dei ragazzi vertevano su come Quirico avesse potuto resistere tanto tempo in una cella buia, piccola, senza vedere mai nessuno; lui risponde che anche la fede lo ha aiutato e il poter  ricordare i tantissimi libri letti , poter  parlare con il suo compagno; senza di lui dice che sarebbe morto.
Per ben due volte hanno finto di ucciderlo puntandogli la pistola alla tempia! Come si possono dimenticare certe cose, ti seguiranno per tutta la vita:


sabato 19 ottobre 2013

DOLCI PASTIGLIE LEONE

Un detto torinese dice di una cosa ben fatta, ben riuscita: E' marca Leone!
Si riferisce alla fabbrica delle Pastiglie Leone , una realtà di Torino fin dal 1857,fondata da Luigi Leone. L'Italia non era ancora formata, si farà nel 1861 e già le piccole e colorate e dolci pastiglie volavano per il Paese.
Ieri sono andata a visitare questa realtà torinese che da poco si è trasferita a  Collegno; abbiamo avuto come guida la figlia dell'attuale titolare, appassionata del suo lavoro, che ci ha parlato della storia della sua famiglia , i Monero e  soprattutto della sua intrepida nonna che nel 1937 acquisì  la fabbrica Leone che era in un periodo non florido e la riportò , con tanti sacrifici , allo splendore odierno.
La ditta non ha mai perso la capacità di lavorare materie prime assolutamente naturali, senza composti chimici ed è rimasta l'unica nel suo genere a produrre le famose pastiglie coloratissime.
Abbiamo visto il macchinario  nei quali si inserisce una massa grandissima di pasta che è stata precedentemente lavorata e  che dopo un solo passaggio sforna migliaia di piccole pallottole di tutti i colori.
Certo le macchine  sono incredibili e i lavoratori sono proprio pochi!
Adesso la Ditta ha anche ripreso la lavorazione della cioccolata che era stata interrotta e che viene lavorata
con una cura appassionata e materie prime eccellenti.
C'è addirittura un piccolo torchio a pietra che lavora la pasta per ore.
Siamo entrati nei laboratori vestiti con camice bianco, cuffia bianca, soprascarpe bianche, sembravamo astronauti.
Abbiamo anche avuto un delizioso omaggio e abbiamo fatto incetta di pastiglie e di cioccolato. Evviva

giovedì 19 settembre 2013

CIRCOLO DEI LETTORI

Ieri al Circolo dei lettori ho assistito a due conferenze particolarmente interessanti:
la prima era con LUCA TARANTELLI figlio dell'economista EZIO ucciso dalle Brigate Rosse nel 1985.
accompagnato da Mario Calabresi direttore della Stampa che ha presentato il libro scritto da Luca sulla vita, il lavoro e la personalità di suo padre, morto quando lui aveva soltanto 13 anni.
Il libro è intitolato "Il sogno che uccise mio padre" storia  di Ezio Tarantelli che voleva lavoro per tutti"
Per prima cosa Mario Calabresi ha sottolineato la somiglianza tra il loro destino, tutti e due privati di un padre importante, in modo tragico, tutti e due ancora bambini e quindi pieni di dolore, insieme alle loro madri, tutte e due donne veramente eccezionali, che hanno fatto di tutto per crescerli senza odio, come sarebbe stato quasi naturale.
LUCA è un tipo molto schivo, mi è parso timidissimo e ci ha raccontato con commozione come , per scrivere il suo libro, ha incontrato tanti amici del padre, studenti, professori , bancari famosi che lo avevano aiutato tra cui CIAMPI, che ricordavano questo giovane professore economista,( quando è morto aveva appena 43 anni, ) e che ne apprezzavano il rigore, la passione  con cui esponeva le sue idee.
Aveva studiato in America con almeno tre premi Nobel tra cui MODIGLIANI  e quando tornò in Italia comincò ad insegnare in Università.
Purtroppo le sue idee liberali, moderne sul lavoro, sull'economia in quel momento gli attirarono l'odio di molti e le Brigate Rosse lo uccisero: Fu uno degli ultimi  , nel 1985 sembrava che la stagione delle stragi fosse finita:
negli anni 70 erano state terribili , fino al rapimento di Moro e alla sua morte.
Quando si parlava dei morti ammazzati dalle Brigate Rosse non si pensava che erano anche uomini normali, mariti, padri di famiglia, LUIGI CALABRESI aveva appena 35 anni e tre figli di cui uno doveva ancora nascere.!

La seconda conferenza è stata con una scrittrice giovane , al suo primo romanzo: NOEMI CUFFIA. Presentata da un altro scrittore torinese : LUCA RAGAGNIN  ci ha fatto scoprire il suo libro:" Il metodo della bomba atomica"
Un titolo molto strano che non rende affatto l'idea di  cosa sia questo romanzo: essenzialmente una storia d'amore e di mistero, lo sto leggendo e mi piace.
NOEMI scrive molto sulla rete, ha un blog molto seguito che si intitola Tazzina di caffè e anche per questo mi è piaciuta. Dice che sta già scrivendo un altro libro; bene la risentirò


venerdì 13 settembre 2013

TORINO CRESCE PLURALE




ESSERE OGGI
CONTRO UNA SOCIETA' MULTIETNICA
E' COME VIVERE IN ALASKA
ED ESSERE CONTRO LA NEVE:

                                     William Faulkner

martedì 3 settembre 2013

SEAMUS HEANEY POETA IRLANDESE


E' morto pochi giorni fa il poeta Seamus Heaney premio Nobel per la letteratura nel 1995.
Purtroppo devo dire che non ne avevo mai sentito parlare!! Ma avendo letto degli articoli che raccontano la sua vita e leggendo alcune delle sue poesie mi sono innamorata di lui.
Quasi come ho capito e ammirato subito Wistawa Szymborska , anche lei premio Nobel nel 1996. Che meraviglia sono le sue poesie , che sembrano semplici e parlano della quotidianità del mondo reale, i semplici legami fra gli uomini, l'amore domestico, l'album con le foto di famiglia  , una gita ,il circo. Un mondo, dietro a cui si nascondono altri mondi possibili e immaginati.
Anche Seamus Heaney da quel poco che ho letto, ma lo approfondirò al più presto, parla della sua terra, l'Irlanda, e si occupa con viva attenzione del dettaglio anche minimo dell'opera umana, nella sua tradizione e nel suo lavoro.
Dicono che fosse una persona estremamente umile e simpatica, un grande uomo che aveva molto da insegnarci con la solidità morale e culturale.
Una delle sue poesie più famose è SCAVANDO

Tra il mio indice e il pollice sta la penna,
salda come una rivoltella.

Sotto la mia finestra un suono graffiante.
Quando la vanga affonda nella ghiaia:
Mio padre che scava. Guardo giù

Finchè la sua schiena china tra le aiuole,
Si risolleva, vent'anni addietro,
Piegandosi a ritmo in mezzo ai solchi
Di patate che scavava.

Il rozzo scarpone poggiato sulla staffa,
Il manico all'interno del ginocchio sollevato con fermezza,
Sradicava le alte cime, infossando l'orlo lucente.
Per spargere le patate nuove che noi raccoglievamo
Amandone la fresca durezza fra le mani.

Dio, sapeva usare una vanga il mio vecchio,
Proprio come il suo vecchio

Mio nonno tagliava più torba in una giornata
Di chiunque altro uomo alla torbiera di Toner.

Una volta gli portai del latte in una bottiglia
Turata alla men peggio con un pezzo di carta.

Si raddrizzò per berne e subito riprese
A tagliare e intaccare nettamente,
Spalando pesanti zolle, gettandosele alle spalle,
Andando a fondo, sempre più a fondo
In cerca di buona torba. Scavando

Il freddo aroma d'amido nel terricccio, il risucchio
E lo schiaffo della torba umida, i tagli netti della lama
Nelle radici vive mi risvegliano la memoria.

Ma non ho una vanga per imitare uomini come loro.

Tra il mio indice e pollice
Sta acquattata la penna.
Scaverò con quella.



Il

sabato 24 agosto 2013

P A V PARCO ARTE VIVENTE

Da molto tempo volevo visitare questo museo, non riuscivo a comprendere cosa fosse:"
 Centro sperimentale di arte contemporanea"  . Torino ha già molti musei di arte contemporanea che conosco. Arte vivente? Mah!
Non riuscivo nemmeno a capire dove fosse e ieri finalmente mi sono decisa, con la metro e due pulmann sono arrivata in Via Giordano Bruno 31.
 All'entrata del museo ho subito conosciuto una bravissima guida che mi ha portato a visitare tutte le installazioni all'interno. . Che interessante!!
Il PAV è stato ideato dall'artista Piero Gilardi e con le sue installazioni artistico-ambientali e  lo spazio interno si delinea quale luogo di scambio, di incontro tra le persone , gli artisti e e la natura che ci circonda.
Nel grande giardino sono disseminate le opere di vari artisti , alcune veramente suggestive: camminando tranquilla nel verde sembra di essere lontanisssima dalla città e invece se ti guardi attorno vedi le case a due passi.
Il parco è sorto in un 'area ex industriale abbandonata , è stato inaugurato nel 2008 e oltre alle opere permanenti esistenti nel parco svolge una attività educativa per le scuole, è un'area di ricerca per gli artisti che realizzano opere collettive che vengono proposte al pubblico .
Insomma mi è piaciuto moltissimo, mi sono seduta nel giardino e ho goduto del verde e delle opere , tra cui bellissimo un enorme quadrifoglio scavato nella terra e a cui puoi girare intorno seguendo un percorso delimitato da un muretto in pietra e un 'altra , una specie di gioco scivolo per bambini , molto alto e ricoperto di fiori e di piante e su cui sono posate alcune arnie per le api.
Un'altra installazione , vincitrice del concorso per il 2012,  è un forno per cuocere il pane, artigianale, come quelli di una volta. I cittadini che vogliono possono riunirsi nel giardino e cuocere da soli il loro pane e nel frattempo conoscere altre persone e fare amicizia. Che bella idea!
Insomma il parco è stata una piacevolissima sorpresa.

giovedì 22 agosto 2013

IL CIRCO DELLA FARFALLA

  Io ho visto questo video e mi sono veramente commossa.
E' un inno alla voglia di vivere, al coraggio e alla bontà.  Tutti i personaggi sono così belli e particolari.
L'ho già rivisto molte volte e sempre mi prende al cuore.

venerdì 16 agosto 2013

CONTINUA.......


A Pennabilli abbiamo conosciuto la moglie russa di Tonino  Guerra, la signora Lora, dolce e simpatica che custodisce con amore le tante opere del marito.
Su un colle è posata una campana proveniente da Lhasa, portata dal Dalai Lama per ricordare la missione cristiana nel Tibet di Padre Orazio degli Olivieri e alcune preghiere girevoli tipiche della devozione buddista.
E infine, quasi incredibile in questo paesino, il Museo della matematica, il Mateureka, interessantissimo, dove ,attraverso numerose sale laboratorio si  sperimentano i concetti e le idee della matematica con l'intento di trasmettere non solo conoscenze ma, principalmente, emozioni.
Visita al Castello di Gradara, teatro dell'amore infelice tra Paolo e Francesca; bellissimo passeggiare sulle sue mura. Anche questo castello era stato abbandonato ed era diventato un rudere, ma un mecenate privato , l'ing. umberto Zanvettori intorno al 1920  investì tutte le sue risorse per riportare la fortezza alla sua antica bellezza.  Ci si ricorda qui dei commoventi versi di Dante :
" Amor, ch'ha nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte
che come vedi ancor non m'abbandona."
Poi direzione verso Fossombrone e la gola del Furlo, dove il fiume Metauro scorre fra imponenti pareti rocciose e forma angoli di grande bellezza.
Al piccolo bar dove ci siamo fermate sapete cosa abbiamo trovato? La sala da pranzo dove mangiava Mussolini quando passava di lì per andare da Predappio a Roma!! Mobili anni 30, busto del Dux, souvenir
vari, che incontri si fanno in giro per l'Italia!!!
In ultimo siamo arrivati fino al mare di Pesaro e abbiamo fatto un bagno ristoratore.
Sono state vacanze molto interessanti .e simpatiche . Grazie a tutte e alle prossime!!!

giovedì 15 agosto 2013

SETTE GIORNI NELLE MARCHE


Partita il 6 agosto con tre amiche, meta le Marche. Siamo turiste fai da te e quindi abbiamo prenotato presso un agriturismo che si è rivelato splendido: Monte Lippo a Colbordolo a 15 km. da Urbino. Ve lo consiglio: panorama  bellissimo, gentilezza, cuoco favoloso.
E' iniziato subito il nostro giro turistico, tutto deciso da una di noi, che si è rivelato proprio interessante.
Urbino è una città veramente splendida,  sembra di vivere in un'altra epoca , sotto il dominio di FE  DUX come si firmava Federico da Montefeltro.   Grande personaggio che ha costruito la città ideale chiamando a raccolta i più grandi artisti del suo tempo.
Urbino è la patria di Raffaello e i suoi quadri meravigliosi li abbiamo ammirati visitando  la galleria di Palazzo Ducale con una brava guida.
Poi  continuiamo il viaggio attraverso le splendide colline , ordinate come quadri, piene di campi di girasoli.
Arriviamo ad un piccolo delizioso paese, già simpatico dal nome: Pennabilli di cui non conosciamo nulla ma che ci riserva tante sorprese: E' il paese di Tonino Guerra , il famoso sceneggiatore con Fellini che ha disseminato le vie del paese delle sue opere , delle sue idee, dei suoi pensieri.
C'è la via delle meridiane dipinte sui muri,il giardino dei frutti dimenticati con le sue opere di scultore, il muro delle madonne dimenticate, l'angelo con i baffi e poi la sua casa, piena di colori, di quadri, di strani mobili, sculture e pensieri scritti sui cuscini. Alcuni erano così belli che li ho trascritti
"L'aria è quella roba leggera che ti gira intorno alla testa e diventa più chiara quando ridi "
"La mia casa è così in alto che sento tossire Dio"
"Non è vero che 1+1 fa sempre 2. Una goccia + un'altra goccia fa una goccia più grande"
Il nostro viaggio continua.............
alla seconda puntata....

giovedì 25 luglio 2013

ALLA REGGIA DELLA VENARIA


Ho visitato con un'amica le Mostre che in questo periodo si svolgono alla Reggia di Venaria.
Sono state una più bella dell'altra! <Per prima abbiamo visto "La barca sublime" , la peota  reale, costruita per i Savoia tra il 1729 e il 1731.
Fu commissionata dal re Vittorio Amedeo II come palcoscenico della regalità sull'acqua e, in analogia con la grande barca dorata dei Dogi veneziani, fu subito definita Bucintoro Reale.
E' lunga 16 metri e larga 2,30 e fu progettata dall'architetto regio Filippo Juvarra.
Anche la presentazione è straordinaria, è introdotta da un palco teatrale dove si avvicendano vari personaggi dell'epoca, costruttori, re e popolane e infine Narciso, statua lignea che dalla prua della barca si specchia nelle acque del Po e ci invita alla bellezza.
La barca è stupenda, unica sopravvissuta ai secoli. Fu protagonista di sfarzose feste fluviali sul Po presso il Castello del Valentino e prezioso apparato per i matrimoni dei Savoia.
Completamente decorata e intagliata con figure e animali mitologici, cavalli marini cavalcati da deliziosi putti,
e infine da Narciso, simbolo della regalità
La seconda mostra, altrettanto meravigliosa è stata quella dei vestiti di Roberto Capucci.
Chiamarli vestiti è decisamente riduttivo,sono opere d'arte!  Ambientati benissimo nelle sale della Reggia
sono veramente incredibili, da rimanere a bocca aperta!
Si vedono tutti i suoi bozzetti bellissimi e colorati ma io, non per niente figlia di una sarta, penso al lavoro di sartoria di questi abiti, di una difficoltà spaventosa; penso alle decine di sarte che hanno cucito , ricamato queste meraviglie.  Molti abiti  sono appartenuti a donne bellissime, attrici e nobildonne di cui si vedono le fotografie, la collezione di Roberto Capucci deve essere qualcosa di unico al mondo!
Ultima mostra quella di Mattia Preti, pittore a me poco noto, vissuto ai tempi del Caravaggio.


lunedì 15 luglio 2013

ADDIO

Oggi abbiamo detto addio a mio cugino Enrico, più giovane di me di qualche anno , che è mancato giovedì scorso per una grave malattia, dopo molte sofferenze.
Voglio soltanto descrivere la cerimonia della consegna delle ceneri alla moglie e alla figlia, molto delicata, con la lettura di una bella poesia e poi la passeggiata fino al roseto dove le ceneri si sarebbero sparse.
La cerimonia è stata nuova per me e molto toccante. Tutti noi abbiamo preso una ciotolina di cenere e l'abbiamo sparsa su una piccola pira di  pietre,  , e infine una piccola fontanella ha bagnato tutto e la polvere è tornata alla terra.
La cosa che ti fa molto pensare è vedere quel piccolo mucchio di cenere, tutto ciò che resta di una vita lunga, interessante, laboriosa, felice e infine difficile.
Tutti  dovremmo pensarci di più perchè tutti ritorneremo alla terra, dovremmo essere più comprensivi, più altruisti, più buoni, e vivere dando gioia a chi ci sta vicino, fino a che possiamo.
Ciao Enrico, a rivederci  PIA

BUNGALOW IN PINETA

Sono tornata ieri sera, ho trascorso una splendida settimana al mare, per me assolutamente nuova e
particolare.
Sono andata a Marina di Bibbona in un campeggio: cominciamo da qui: alla mia veneranda età è la prima volta!!  abbiamo trovato un bungalow, una piccola casetta bianca e verde deliziosa, tutto era nuovo di zecca,
cucina, piccola camera da letto, bagno, soggiorno e veranda!
Ma soprattutto la novità consisteva nel fatto che ero io da  sola con i miei nipotini Andrea e Anna!!
Me la sono cavata alla grande, anzi mi sono proprio divertita, avevamo la piscina dietro casa, il mare a trecento metri, giochi per grandi e piccini a tutte le ore del giorno e, alla sera, spettacoli di musical , di ballo,
che coinvolgevano moltissima gente.
Andrea , carattere amicone, è sparito subito nelle prime ore a caccia di ragazzini con cui giocare;  addirittura ha scoperto un laghetto per pescare, si è iscritto e ha passato ore sotto il sole cocente pescando enormi carpe e ributtandole in acqua!!!                                                                                                              Anna invece , per la prima volta nella sua vita senza MAMMA' ha avuto , nei due primi giorni, crisi di pianto che poi si sono calmate con una dose massicia di coccole di nonna e con telefonate quotidiane a Mamma e Papà. Ma la litania era sempre quella  NONNA VOGLIO MAMMA!

Anch'io mi sono riposata, ho letto il libro di A.Piperno :  Gli inseparabili e ho iniziato il nuovo libro di Kaled
Hosseini  E l'eco rispose. Piaciuti!!
C'erano molti giovani di tante nazioni, tedeschi educatissimi, francesine, cinesine, inglesi e anche tantissini nonni con i nipoti;  il campeggio si poteva girare tutto in bicicletta, molto rilassante.
Esperienza molto bella che rifarei volentieri!!
Se Dio vorrà .

Ovviamente questa non è Marina di Bibbona!!  Ma via, con un pò di fantasia, potrebbe esserlo.

martedì 25 giugno 2013

BEETHOVEN

Due parole per condividere la meraviglia che ho provato ieri sera, seduta in Piazza San Carlo, in mezzo a centinaia di persone, nel sentire l'orchestra sinfonica nazionale della Rai che ha eseguito la sinfonia n. 9 per coro e orchestra di Ludwig van Beethoven.

Che emozione! Per un'ora abbiamo vissuto fuori dal mondo e dalle sue brutture. Il giovane direttore d'orchestra Juraj Valcuha ha diretto magnificamente la grandissima orchestra e il coro che ci ha fatto commuovere.
La nona sinfonia è molto nota a tutti perchè contiene il famoso inno che è diventato l'inno dell'Europa unita, ma sentirla tutta è stata una cosa fantastica!
Anche le parole, che venivano trasmesse su un grande schermo, sono bellissime, un pressante invito alla pace, alla riconciliazione, all'amore tra fratelli.
Un brivido mi è corso lungo la schiena, io che ho sempre pensato di non amare la musica sinfonica o perlomeno di non capirla, sono rimasta proprio incantata.
Il festival di Beethoven  durerà fino a domenica 30, sempre in piazza  S. Carlo, stupenda cornice per un avvenimento di cui Torino deve essere orgogliosa.

martedì 4 giugno 2013

CIAO LAPO, NIPOTINO PELOSO


Vi ricordate di Lapo, il piccolo barboncino di mia figlia Paola, che io chiamavo nipotino peloso?
Il cagnolino a cui mancava la parola per farsi capire, che camminava orgoglioso con il guinzaglio in bocca e sapeva che tutti lo guardavano e sorridevano.
Lapo che aveva un grave problema agli occhi e sarebbe diventato cieco ma che ancora voleva giocare e rincorrere la pallina che gli lanciavi e che quando lo chiamavo da lontano si precipitava correndo con le orecchie al vento! 
Lapo che quando dormiva a casa mia si sdraiava ai piedi del letto e se ne stava buono buono tutta la notte e al mattino sporgeva il suo musino sulle lenzuola per farsi accarezzare!
Lapo che mi obbligava a fare delle belle e lunghe passeggiate e mi manteneva in forma.
Domattina doveva partire con me per Lucca per andare a trovare Andrea e Anna che lo adoravano e che l'avrebbero accolto con immensa gioia e invece.......... oggi rientrando a casa è stato trovato morto!
Quando Paola mi ha telefonato ho avuto un colpo al cuore e un dispiacere grandissimo.
Piccolo Lapo,non ti dimenticherò e ti ricorderò per sempre come un grande amico, una PERSONA speciale che ha dato gioia a tutti noi , senza chiederci nulla in cambio,
CIAO LAPO    NONNA PIA

martedì 28 maggio 2013

Dedica


Sono Paola, la figlia maggiore di Pia, autrice del blog. Ho la password e questa volta entro e scrivo io per lei. 
Per la mia mamma che ha imparato a volare, a viaggiare, a circondarsi di amiche e amici e che si occupa degli altri con allegria. 
Alla mia mamma che sorride sempre e chiacchiera anche con le pietre, alla mia mamma coraggiosa che ha imparato a vivere da sola, che si diverte come una matta con i nipoti fino a farsi venire la febbre e che divora centinaia di libri.
Tutto qui, una dedica, per una piccola grande mamma. 

domenica 24 febbraio 2013

LA LEGGE DI MURPHY

SE QUALCOSA PUO' ANDAR MALE, LO FARA'.

NIENTE VA COSI' MALE CHE NON POSSA ANDAR PEGGIO

QUALSIASI COSA VADA MALE, AVRA' PROBABILMENTE L'ARIA DI ANDARE BENISSIMO.

QUALUNQUE COSA VADA MALE, C'E' SEMPRE QUALCUNO CHE L'AVEVA DETTO.

-----VARIAZIONE DI O'BRIEN
SE SI CAMBIA CODA, QUELLA CHE SI E' APPENA LASCIATA DIVENTERA' IMMEDIATAMENTE LA PIU'VELOCE

------DEFINIZIONE DI WEINBERG
UN ESPERTO E' UNA PERSONA CHE EVITANDO TUTTI I PICCOLI ERRORI PUNTA DRITTO ALLA CATASTROFE.

-----QUINTA LEGGE DELLA POLITICA
QUANDO UN POLITICO HA UN'IDEA, QUASI SEMPRE E' SBAGLIATA.

------PRIMA LEGGE DEL DIBATTITO
NON DISCUTERE MAI CON UN IDIOTA: LA GENTE POTREBBE NON NOTARE LA DIFFERENZA

-----LEGGE DI GOOD
SE HAI UN PROBLEMA CHE DEVE ESSERE RISOLTO DA UNA BUROCRAZIA, TI CONVIENE CAMBIARE PROBLEMA

-----ASSIOMA DI COLE
LA SOMMA DELL'INTELLIGENZA SULLA TERRA E' COSTANTE, LA POPOLAZIONE,  IN AUMENTO.

----LEGGE DI MEADER
QUALUNQUE COSA TI SUCCEDA, SARA' GIA' SUCCESSA A CHIUNQUE TU LA RACCONTI, SOLO DI PIU'











domenica 3 febbraio 2013

Ieri sera ho visto il bellissimo film di Steven Spielberg  "Lincoln" . Un film storico veramente interessante, gli attori sono molto bravi, soprattutto Daniel D.Lewis che interpreta Lincoln , veramente impressionante la somiglianza con il personaggio! 
Arrivata a casa ho voluto fare una ricerca su Lincoln di cui in verità conoscevo poco la storia e tra le altre cose ho trovato questa lettera all'insegnante del figlio che mi sembra meravigliosa e assolutamente attuale.



Dovrà imparare, lo so, che non tutti gli uomini sono giusti, che non tutti gli uomini sono sinceri.
Però gli insegni anche che per ogni delinquente, c’è un eroe;
che per ogni politico egoista c’è un leader scrupoloso….
Gli insegni che per ogni nemico c’è un amico,
cerchi di tenerlo lontano dall’invidia, se ci riesce,
e gli insegni il segreto di una risata discreta.
Gli faccia imparare subito che i bulli sono i primi ad essere sconfitti….
Se può, gli trasmetta la meraviglia dei libri….
Ma gli lasci anche il tempo tranquillo per ponderare l’eterno mistero degli uccelli nel cielo, delle api nel sole e dei fiori su una verde collina.
Gli insegni che a scuola è molto più onorevole sbagliare piuttosto che imbrogliare…
Gli insegni ad avere fiducia nelle proprie idee, anche se tutti gli dicono che sta sbagliando…
Gli insegni ad essere gentile con le persone gentili e rude con i rudi.
Cerchi di dare a mio figlio la forza per non seguire la massa, anche se tutti saltano sul carro del vincitore…
Gli insegni a dare ascolto a tutti gli uomini,
ma gli insegni anche a filtrare ciò che ascolta col setaccio della verità, trattenendo solo il buono che vi passa attraverso.
Gli insegni, se può, come ridere quando è triste.
Gli insegni che non c’è vergogna nelle lacrime.
Gli insegni a schernire i cinici ed a guardarsi dall’eccessiva dolcezza.
Gli insegni a vendere la sua merce al miglior offerente, ma a non dare mai un prezzo al proprio cuore e alla propria anima.
Gli insegni a non dare ascolto alla gentaglia urlante e ad alzarsi e combattere, se è nel giusto.
Lo tratti con gentilezza, ma non lo coccoli, perché solo attraverso la prova del fuoco si fa un buon acciaio.
Lasci che abbia il coraggio di essere impaziente.
Lasci che abbia la pazienza per essere coraggioso.
Gli insegni sempre ad avere una sublime fiducia in sé stesso,
perché solo allora avrà una sublime fiducia nel genere umano.
So che la richiesta è grande, ma veda cosa può fare…
E’ un così caro ragazzo, mio figlio!







martedì 22 gennaio 2013

I N C O N T R O



Che meraviglioso incontro ho fatto ieri sera! Al Sermig è venuta Simona Atzori , ricordate la ballerina che ha danzato alle Olimpiadi  di Torino nel 2006 facendoci meravigliare e commuovere: Simona è senza braccia, completamente.In sala , anzi nelle due sale perchè una non è bastata a contenere le centinaia di persone che si sono affollate per sentirla; c'erano tantissimi ragazzi e persone di ogni età e lei con il suo sorriso contagioso ci ha davvero commosso tutti.
Ha raccontato un pò la sua vita, da quando i suoi meravigliosi genitori l'hanno accolta e non solo accettata, l'hanno sempre considerata una persona che poteva fare grandi cose; a quattro anni all'asilo già era completamente autonoma,  aveva imparato a usare i suoi piedini e con quelli mangiava , giocava, disegnava.
E' nata, Simona, con due grandi passioni, la pittura e la danza, cose che veramente sembravano precluse a lei
ma il suo coraggio e quello dei suoi genitori ha vinto tutte le difficoltà!
Simona ha frequentato una scuola di ballo prestigiosa e ha già danzato in tutto il mondo, nei più piccoli e nei più grandi teatri con grandi successi.
Respinta dall'Accademia di Brera per il suo handicap, ha frequentato in Canada, dove è vissuta per qualche tempo, una grande Accademia di pittura e ha già fatto mostre ; vederla dipingere con il piede così disinvolta
è veramente uno spettacolo incredibile.  E danzare poi, una piccola farfalla con i lunghi capelli ricciuti che si muove con leggerezza tra le braccia del ballerino!
Tutti noi ascoltavamo le sue parole, sempre dette con il sorriso sulle labbra anche quando ci ha ricordato che la sua meravigliosa Mamma è morta soltanto un mese fa. Quella mamma che l'ha sempre accompagnata nella vita ed è stata per lei un aiuto indispensabile.
La sua fede ci ha commossi tutti; lei dice: Dio non mi ha tolto qualcosa, mi ha voluta proprio così come sono e mi ha dato altri doni meravigliosi di cui Lo ringrazio. Che esempio per tutti noi! Mi sono sentita piccola piccola e ho pensato a quante volte mi lamento per piccoli dolori, quando non riesco a vedere la bellezza della vita. Quando ci lasciamo travolgere dalle cose brutte e tristi che ci circondano e perdiamo il coraggio di
andare avanti. L'esempio di questa straordinaria ragazza ci dovrebbe insegnare tante cose.
Anche lei ha avuto tantissime difficoltà e possiamo immaginarle ma ha reagito, con l'aiuto di tante persone che le hanno voluto bene per quello che lei è, si è accettata ed è ancora piena di entusiasmo e di sogni per il futuro!
Grazie Simona per quello che ci hai insegnato, non dimenticherò questo incontro.

domenica 20 gennaio 2013

LA MIGLIORE OFFERTA


Ho visto il nuovo film di Giuseppe Tornatore "La migliore offerta" e devo dire che mi è piaciuto molto. E' una storia d'amore molto particolare, è un giallo psicologico intricato.
La vicenda si svolge a Vienna anche se la città non è così importante nella sceneggiatura, gli attori sono veramente molto bravi e tutti stranieri. Ma il regista e tutte le maestranze sono italiane, anche la musica è di Ennio Morricone.
Dato che il protagonista è un bravissimo battitore d'aste e collezionista di quadri con figure femminili, tra cui ho riconosciuto molti quadri di pittori famosissimi, tutto si svolge in ambienti eleganti, hotel famosi, case con arredamenti fantastici.
Il finale è veramente ad effetto e ci lascia stupefatti e un pò tristi.
Consiglio vivamente di andarlo a vedere.